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Sara Cardella e il Judo. Una passione trasmessa dal padre

Sara Cardella categoria kg. 57, atleta catanese che si allena a Furci Siculo nella palestra Airon del maestro Corrado Bongiorno, si è fregiata ancora di una nuova medaglia d’oro al Campionato Italiano di Judo.

Nell’intervista rilasciata alla nostra testata, si racconta spiegando che il “Judo è una disciplina la cui passione gli è stata trasmessa dal padre, anche lui judoka e dal fratello maggiore che, all’età di quattro anni, cominciò a praticare questa disciplina”.

L’atleta mentre esegue un Tai Otoshi

Le difficoltà che la Cardella ha riscontrato nella scelta di questa disciplina “sono state nello studio del Judo, perché al contrario di quello che si pensa, dietro ad ogni schema e dietro ad ogni tecnica ci sono ore e ore di lavoro e di ripetizione. altre difficoltà le ho incontrate dal punto di vista emotivo e caratteriale, soprattutto nelle competizioni della fase esordienti. Penso che le mie prestazioni in gara scendevano del 50 per cento, oggi invece gara dopo gara acquisisco sempre più sicurezza e serenità”.

Sara Cardella mentre esegue un Harai Goshi

Parlando dei benefici della disciplina, l’atleta originaria di Catania spiega che “uno dei vantaggi che ha riscontrato nel praticare questa disciplina è stata la maggior concentrazione e apprendimento a livello scolastico, soprattutto nella gestione dello stress e dell’ansia. Inoltre mi ha permesso di gestire i rapporti sociali in modo sereno, infatti non mi preoccupa mai dire la verità su come la penso .

“Il risultato che ho ottenuto – prosegue – è frutto di un insieme di cose. Al primo posto metterei l’esperienza, la capacità e la passione che mi trasmette il maestro Bongiorno nei suoi insegnamenti. Poi il supporto e i sacrifici della mia famiglia, che mi ha dato la possibilità di allenarmi all’Airon Judo 90 pur essendo distante da Catania un’ora di macchina. E poi ovviamente la mia costanza negli allenamenti, il percorso tecnico e la voglia di vincere.

La 57 Kg, oltre ad essere una delle categorie più numerose sia a livello italiano che mondiale è anche difficile da un punto di vista fisico. Quando ho iniziato a fare questa categoria ho riscontrato qualche difficoltà, nonostante ciò sono riuscita a costruire piano piano fisicamente e ad ottenere la medaglia d’oro al Trofeo internazionale Alpe Adria e al Campionato Italiano”.

Il Judo fa parte della vita della Cardella “ma non è un passatempo, è una di quelle cose che voglio fare seriamente. E ormai appartiene letteralmente al mio stile di vita. Per me l’Airon Judo è il punto di riferimento da quando ho iniziato a intraprendere questa strada più seriamente. E grazie all’esempio dei nostri campioni: Manzi, Pantano, Rigano e tutti gli altri che sono passati; noi più giovani riusciamo a focalizzare meglio gli obiettivi. L’essenza dell’Airon è il maestro Bongiorno, che mi stimola a fare sempre meglio e continua a credere sempre in me”.

E’ una disciplina che consiglierebbe anche alle donne come forma di difesa personale poiché ammette “sicuramente è uno sport da difesa, ma soprattutto abituandoti al contatto fisico riesci a mantare anche nelle situazioni più complicato il controllo e a gestire la rabbia o le proprie paure. Le mie tecniche preferite sono l’uchi mata (falciata coscia interna), l’ouchi gari (grande falciata interna) e l’o soto gari (grande falciata esterna) che sono tutte tecniche di gambe”.

In conclusione afferma, “mi piacerebbe cominciare ad avere qualche risultato in campo internazionale, negli european cup o nell’europeo. spero di fare bene nella prossima tappa europea, che sarà a Coimbra”.