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Tennistavolo. 1999-Messina vince l’unico scudetto della sua storia sportiva con la Body Center. 2019-Top Spin verso il secondo?

E’ scattato il conto alla rovescia in vista della finale scudetto di ritorno di tennistavolo maschile tra la Top Spin Messina e l’A4 Verzuolo Tonoli-Scotta, in programma venerdì 31 maggio, alle ore 17.30 (con ingresso libero), nella palestra di Villa Dante. Un appuntamento storico per la formazione del presidente Giorgio Quartuccio che sta vivendo una stagione da incorniciare. Chi dovesse vincere tra Top Spin Messina e A4 Verzuolo Tonoli-Scotta si aggiudicherebbe il titolo. In caso di un altro pari si procederà invece allo “spareggio”, da disputare il 14 giugno, sempre a Messina, in virtù del miglior piazzamento nella regular season.

Lo spettacolo é assicurato e la Top Spin confida nel sostegno del proprio pubblico, pronto a trascinare la squadra, per puntare alla realizzazione di un sogno. I protagonisti, Marco Rech Daldosso, Jordy Piccolin, Antonino Amato e Damiano Seretti, guidati dal tecnico Wang Hong Liang, affronteranno l’ucraino Yaroslav Zhmudenko, Daniele Pinto, Alessandro Baciocchi e Mattia Garello, allenati da Valentino Piacentini. Ad arbitrare saranno Giuseppe Vargetto e Raffaele D’Ambrogio.

Il presidente Giorgio Quartuccio si gode il momento più emozionante dalla sua gestione, iniziata nel 2007: <<Il risultato dell’andata è positivo – commenta – ma per come si erano messe le cose siamo stati ad un passo dal successo, con Amato che era in vantaggio nell’ultimo confronto con Baciocchi. C’è un pizzico di rammarico, perché se avessimo vinto avremmo compiuto un grossissimo passo avanti per lo scudetto. Speriamo, ora, di poterci riuscire in casa. Ci sarà un grande pubblico, ho avuto richieste da tutta la Sicilia e persino dalla Calabria, tantissima gente è pronta a sostenerci. I ragazzi sono tutti in forma, ma é soprattutto l’aspetto emotivo a contare nelle finali.  La conquista della Coppa Italia ha comunque reso la stagione altamente positiva, ma vincere lo scudetto rappresenterebbe l’apoteosi. Il progetto andrà avanti, ove non riuscissimo questa volta ci riproveremo l’anno prossimo. Stiamo coinvolgendo altre realtà imprenditoriali e nuove figure a livello dirigenziale, cercando di strutturarci come un club professionistico>>.

Alessandro Arcigli, attuale delegato del Coni di Messina e direttore tecnico della nazionale Paralimpica di tennistavolo, già allenatore di varie nazionali maschili e femminili della FITET ci regala il suo ricordo dell’unico scudetto di cui la nostra città si fregia, vinto dalla “Body Center” nel 1999, anno in cui Arcigli, nonostante fosse alla guida della Nazionale Olimpica, dedicava il suo tempo libero dagli impegni federali, alla squadra messinese, con la massima cura e dedizione.

Alessandro Arcigli  delegato Coni Messina, 2019.

Di Alessandro Arcigli: “Sono trascorsi 20 anni da quando la Body Center Messina vinceva il primo, e fin ora unico, scudetto della storia della nostra città. La società, nata da soli 2 anni proprio con questo ambizioso obiettivo, aveva rilevato il titolo di A2 dalla storica Fiamma Rometta del Presidente Claudio Arcigli (fratello di Alessandro e Marcello). Immediatamente era stata allestita una formazione di livello assoluto composta dal cinese Li Yi, dai Campioni Italiani Individuali assoluti Valentino Piacentini e Umberto Giardina, dal numero 7 delle classifiche nazionali Antonio Gigliotti e dal messinese Marcello Arcigli, numero 14 del ranking nazionale.

Marcello Arcigli, fratello di Alessandro e Claudio Arcigli, giocatore della Body Center 1999.

Il regolamento prevedeva la possibilità per la squadra di A2, classificatasi al primo posto nel campionato, di partecipare ai Play off scudetto e la Body Center sfrutto’ al meglio quest’occasione.

Li Yi campione del Mondo con la Nazionale cinese. Due volte campione d’Italia con il Cagliari prima e con il Messina dopo.

 

 

 

Si iniziò dai quarti di finale in gara unica con il Sassari e si vinse per in soffio, grazie al punto decisivo di Arcigli su Nuvola, si proseguì in semifinale con una doppia sfida vinta agevolmente contro il Cagliari del pluricampione italiano Massimo Costantini, per finire in finale (andata a Messina e ritorno decisivo fuori casa) contro il Modena dei fratelli Bisi e dell’attuale tecnico della Nazionale Lorenzo Nannoni. La finale, così come era stata la semifinale, fu’ dominata e non ci fu’ mai il dubbio di poter fallire l’obiettivo. Restano nella memoria le 2.000 persone che riempiorono le tribune del PalaTracuzzi che sostituiva nell’occasione Villa Dante, casa del Tennistavolo messinese. Sono trascorsi 20 anni e ci auguriamo che quelle emozioni possano essere rivissute, il Presidente Quartuccio, il tecnico Wang Hong Liang ed i 4 atleti lo meritano veramente. Lo merita anche la nostra città che nel Tennistavolo, da sempre, si è saputa ritagliare un ruolo importante a livello nazionale. L’auspicio è che lo scudetto faccia avvicinare a questa fantastica disciplina i nostri giovani concittadini, non solo come spettatori a godere di un grandissimo spettacolo, ma come praticanti di una delle attività sportive più diffuse al mondo e sempre più apprezzata anche in Europa oltre che in Asia dove è una vera e propria “religione”.