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Sciotto a La Sicilia: “Con il FC una partita come le altre e il caso “Stadio” non mi interessa,”

Pietro Sciotto non parlava da quattro mesi. Il presidente della Acr Messina sta vivendo il campionato in testa alla classifica in un silenzio quasi surreale per lui, ma molto scaramantico.

«Quest’anno voglio fare solo fatti, dichiara a La Sicilia. Magari con quel pizzico di fortuna che serve sempre. Inutile parlare, perché quello che si fa prima non conta nulla se a giugno non hai vinto il campionato», è l’incipit della telefonata. Ha trascorso la domenica a casa, a Gualtieri Sicaminò. Ha ricevuto qualche telefonata, un paio di messaggi che lo aggiornavano sul risultato del Football Club, ma ha cercato di staccare la spina.

Presidente, sia sincero, non ha guardato davvero Fc Messina-Licata?
«No, non ho visto nulla e non voglio sapere nulla. Ho detto ai ragazzi che dobbiamo pensare solo a noi, che dobbiamo vincere a prescindere dal nome dell’avversario. Non dobbiamo pensare a nessuno perché se siamo forti i risultati arriveranno e la classifica ci sorriderà. Dipende da noi».
Derby, stracittadina, come la definisce?
«Non lo considero un derby, è una partita come un’altra. Ma non voglio entrare nel discorso derby o non derby. Sicuramente è una partita importante per il campionato».
E decisiva?
«No, il campionato è lungo e può succedere di tutto. Qualche passaggio a vuoto può capitare a tutti. Per esempio, potevamo arrivarci meglio se avessimo sfruttato quelle 3-4 partite con Marina di Ragusa, Cittanova, Licata e Rende. Avremmo potuto avere 8 punti in più e il campionato era praticamente finito. Ma come è accaduto a noi, può succedere anche agli altri».
E allora, cosa dobbiamo attenderci?
«Dobbiamo fare come nelle ultime 4 partite. Sto vedendo una squadra più convinta, più determinata. Incontro i ragazzi 2-3 volte a settimana e cerco di caricarli, dando il mio contributo».
Che settimana si aspetta?
«Tranquilla. Dobbiamo essere carichi e pensare di affrontare una partita importante, come Acireale, non contro l’altra squadra di Messina. L’importante è vincere ma soprattutto arrivare primi il 6 giugno».
Sui social la sfida tra Acr e Fc dura da tutto il campionato…
«Cerco di stare fuori da questo mondo e di non formi condizionare».
Interverrete ancora sul mercato?
«Solo per prendere qualcuno che ci migliori. Siamo 29, abbiamo due squadre. O arriva un colpaccio o meglio niente, per non creare problemi nello spogliatoio. I ragazzi sono uniti. Ad Acireale ho detto loro che ci sono anche un professore e un dottore: Aliperta è il professore, che fa l’operazione, Lomasto è il dottore, che dai… punti».
Sarà anche la settimana in cui si parlerà di assegnazione dello stadio.
«Mi interessa poco. Se andremo in C, devono metterci nelle condizioni di giocare e pagheremo quello che verrà stabilito. Non ho partecipato al bando perché, viste le condizioni, non mi interessava. Non ci interessa gestirlo, altrimenti avremmo partecipato».
Intanto domenica resterà vuoto.
«Peccato per i tifosi. Li sentiamo carichi, dispiace la debbano vedere dalla collinetta