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MESSINA IN C ~ PAGELLE DI UNA IMPRESA INFINITA E VOLUTA

Finalmente è… Finita! Mai campionato fu più lungo e  sofferto. E non per la lotta tra le squadre partecipanti, ma per le costrizioni e l’intermittenza tra turni giocati, pause forzate e conseguenti recuperi creati dalla pandemia epocale che tutto ha stravolto.

Il Messina è in C….in ogni caso

Grazie alla perseveranza di un presidente, Pietro Sciotto, che, raggiunto il sogno di avere il Messina anni fa, rifiutava il ruolo di perdente e, almeno stavolta, azzeccava gli “uomini” giusti per l’impresa: vincente dopo tre anni di tentativi turbolenti e contestati. Carmine Del Regno, imprenditore campano con la passione del calcio, Pierluigi Di Santo, un Direttore Generale vincente, Cosimo D’Eboli detto “Cocchino”, Direttore dell’Area Tecnica conoscitore di giocatori e “uomo di campo e professionista di grandi capacità, Claudio Cammarata con una vita spesa per il calcio ed, infine, un nugolo di “messinesi” amanti del Messina, Roberto Buttò, Giovanni Cirino, Carmelo Cutroneo, Salvatore Mastroeli e Nino Armaleo hanno consentito l’agognato e giusto ritorno fra i professionisti.

I veri protagonisti dell’impresa però sono stati loro, i giocatori. Quelli scesi in campo che rinverdivano passioni sopite da troppo tempo con il gioco, il carattere e la voglia di vincere; a cominciare da chi aveva fallito nel recente passato:

Pietro “Biccio” Arcidiacono: il capitano alternato. Si, perchè come detto da lui stesso in questo campionato a vincere gioca meno per i troppi infortuni subiti anche se la sua presenza diventa talvolta fondamentale. Il trottolino catanese aveva voglia di rivalsa, capitano di ventura si è messo a disposizione del tecnico che lo aveva ereditato dalla stagione precedente. Con i suoi gol, la spinta sulla fascia, i dribbling, ed il sostegno in fase difensiva al giovane Giofrè, nonostante gli infortuni, sono state la conferma del valore del giocatore. Ciliegina sulla torta la nascita “messinese” della figlia. Voto 9,5

Giovanni Lavrendi: quando è stato chiamato in campo ha sempre dato il massimo. Un ragazzo mai fuori dalle righe, del rimanere a Messina non ne ha mai fatto una questione economica, sempre pronto ad essere buttato nella mischia dal tecnico, quasi una vita da mediano per lui ad inseguire avversari e far ripartire la sua squadra. Corsa ed abnegazione. Per il Messina ha dato tanto, anche un ginocchio, adesso lo aspetta un intervento ed un veloce recupero. Voto 9

Alessio Cristiani: altro centrocampista da…corsa. Un gol al suo attivo. Il livornese, già lo scorso anno faceva intravedere buona tecnica, a volte inespressa per il livello del collettivo. Anche per lui, quindi, la soddisfazione di essersi riguadagnato l’amore dei tifosi. Voto 9

…ed adesso i nuovi arrivati:

Leonardo Caruso: il giovane portierone, arrivato a febbraio, in un gruppo affiatatissimo, ha dimostrato doti, talento e margine di crescita che lo pongono come una delle maggiori sorprese di stagione. Le sue parate sono state spesso strepitose mentre la personalità messa in campo ha dato ulteriore sicurezza ad un reparto già forte per caratteristiche dei compagni. Voto 9,5

Alessandro Lai: altro giovane portiere che veniva da un’annata strepitosa, penalizzato da pochi errori che ne hanno inficiato la sicurezza iniziale. Ragazzo di sicuro affidamento tecnico-fisico, con margini di miglioramento sopratutto nella personalità. Sfortunato e, forse, sovrastato dall’importanza dell’obiettivo finale. Voto 8

Luciano Mazzone: arrivato da centrocampista, l’under ha avuto l’onere di dover adattarsi nel ruolo di difensore sostituendo degnamente Cascione quando è stato chiamato in campo da mister Novelli. Con umiltà ha ricoperto il ruolo degnamente senza che venisse scalfita la sicurezza del forte reparto giallorosso. Voto 8

Bruno Cascione: una delle sorprese più gradevoli tra gli under. Il biondo è stato una certezza, sia in fase difensiva che in quella d’attacco. Il continuo movimento sulla fascia non è stato mai casuale, mai avventato, semplicemente logico. Voto 9

Paolo Giofrè: anche lui una’ottima sorpresa, quasi una fotocopia del compagno destro di reparto. Un pò meno di sostanza indietro, un pò più velocità nel proporsi in avanti. Quando sono stati assenti si percepiva una minore sicurezza. Voto 9

Aleksander Boskovic: un lusso tenerlo in panchina in questa categoria. I suoi trascorsi lo ponevano e lo pongono come un giovane di prospettiva. Quando è stato chiamato in causa è sempre stato pronto, non intaccando il potenziale del pacchetto centrale difensivo. Felice annata con matrimonio finale. Voto 8,5

Sergio Sabatino: pura classe, dinamismo, piedi da regista arretrato, dobbiamo però citare il gran gol dell’ultima gara, perla di una stagione. Qualche peccato di eccessiva sicurezza equiparato da una serena serietà umana e professionale. Voto 10

Paolo Lomasto: come per Sabatino, gli elogi andrebbero sprecati, è un piacere vederlo svettare anche su attaccanti fisicamente più attrezzati. Una certezza gli scambi di costruzione con il compagno di reparto, gol determinanti quando la squadra ha avuto necessità di schiacciare il pedale dell’acceleratore. Poche parole e tanta sostanza. Voto 10

Alessio Izzo: sostituisce Giofrè quando necessario. certo non ha le stesse caratteristiche del compagno ma riesce a svolgere il compitino con pochi errori e quasi mai fondamentali. In pratica “si busca la pagnotta”. Voto 7,5

Carmine Cretella: altra sorpresa under. Inizia il suo campionato con soggezione giustificate dal fatto che venisse da tornei giovanili, ma partita dopo partita guadagna sicurezza e certezze sulle proprie qualità. Sia da terzo d’attacco che di centrocampo trova soluzioni talvolta inaspettate. Non si tira mai indietro se non per motivi di salute nell’ultima gara. Voto 9

Yassine Saindou: ragazzo sempre sorridente nonostante le poche presenze in campo. Si integra nel gruppo e viene chiamato alcune volte a difesa del risultato. Sopperisce alle iniziali assenze di centrocampo e nel prosieguo trova spazio col contagocce. Voto 7,5

Clemente Crisci: un gol importante al suo attivo. L’alter ego di Cretella se l’è giocata alla grande, minor doti tecniche rispetto al collega 2002 ma tanto sacrificio per uno a cui nelle giovanili piaceva segnare tanti gol. Voto 8,5

Domenico Aliperta: uno showman frenato nelle sue esternazioni dal regista Novelli. Ha dovuto stare a guardare l’inizio della cavalcata finale per una squalifica dello scorso anno, ha dovuto saltare la gara d’andata contro il Football Club, ma aveva sposato la causa del Messina quasi come se avesse fatto un giuramento. Giocatore di qualità che sicuramente potrebbe dare ancora di più al calcio e lo potrebbe fare ancora qui. Voto 10

Raffaele Vacca: compagno di ventura di Aliperta, dopo un inizio con buona presenza, un periodo d’appannamento lo aveva relegato alla perpetua panchina. Nel finale torna ad essere utile alla squadra e ci mette il cuore. Voto 8.5 

Sasà Manfrellotti: arriva a Messina per dare respiro a Foggia ma s’infortuna subito. Quando torna disponibile vorrebbe spaccare il mondo, tanta rabbia che si trasforma in un gol valido ed in, almeno, altri due regolari ma annullati inopinatamente. Voto 8

Ciro Foggia: il bomber non tradisce. Forse non ci si aspettava di avere un attaccante capace, col suo fisico, di tenere palla, aprire varchi, far salire la squadra e, sopratutto, segnare così tanti gol. Voto 10

Mauro Bollino: gol, assist. Nel finale di stagione si erge a trascinatore. Andato via da Bari dove aveva la prospettiva della panchina dopo alcuni infortuni, ritrova la voglia di vincere in questo fantastico gruppo. Voto 10

Evan Cunzi: arriva al momento giusto, doveva essere un’alternativa ed, invece, l’infortunio di Addessi lo proietta in campo. Gioca come se vi fosse sempre stato, segna proprio in quella gara e combatte anche nelle gare successive aiutando i nuovi compagni a completare la loro impresa. Voto 9

Simone Addessi: arriva da infortunato e finisce il suo campionato seguendo la squadra con le stampelle. Nel mezzo mostra di essere un giocatore utile alla causa e con grande qualità. Un esterno con il gol nel sangue, vede la porta come pochi. Il recupero dal brutto infortunio potrebbe riconsegnare un giocatore da legapro e con ancora margini di miglioramento. Voto 9,5

Polichetti, Oggiano, Garofalo, Bellopede: i primi due presi per integrare la rosa, ai secondi è stata data la possibilità di crescere in un gruppo vincente che potrebbe diventare un buon bagaglio per il futuro.

Lima e Garofalo: i due ragazzini messinesi con passione sono stati sempre presenti negli allenamenti e meritano già per questo un plauso.

Lo staff tecnico, Ciardiello, Russo e Limone: lavorano in silenzio seguendo ed affiancando mister Novelli. Poche parole, tanto gruppo. Un mix vincente. Voto 10

Mister Novelli: un tecnico dedito al lavoro, un uomo pacato che non lascia nulla al caso. Spreme i suoi ragazzi per undici mesi, studia gli avversari, pretende massima concentrazione sia dal suo staff che dai giocatori. Voto 10