MESSINA – In fondo al tunnel. Il rischio è rimanere senza calcio
Messina calcio. Cosa ci aspetta da qui alle prossime settimane è tutto da scrivere. Un’eventuale mancato pagamento giorno 6 giugno e l’asta fallimentare che si terrà giorno 10 potrebbero presumibilmente decretare la fine del progetto calcistico targato Sciotto, partito con propositi ben diversi nell’ormai lontano 2017.
Difficile pensare a un intervento da parte dell’imprenditore attivo nel settore automobilistico, adesso possessore del 20% delle quote, così come appare ancora più improbabile l’intervento dei detentori delle quote di maggioranza, i lussemburghesi di AAD, scomparsi totalmente dai radar con l’ultima apparizione in pubblico avvenuta fuori dallo studio notarile tramite Stefano Alaimo, che annunciò le sue dimissioni poi mai ufficializzate.
Il futuro del calcio giallorosso è appeso a un filo e non è da escludere, come scenario, un’eventuale anno sabbatico. Per evitare questo sono poche le scelte disponibili. Come confermato oggi da “Messina Sportiva”, l’iscrizione al campionato di eccellenza in sovrannumero non sarebbe concessa dalla LND. La presenza della Messana, promossa quest’anno in quinta serie dopo la retrocessione dell’anno scorso, esclude la possibilità della creazione di un nuovo titolo in città da poter iscrivere in quel campionato.
Le possibilità si riducono al lumicino, potendo considerare solo un eventuale acquisto (la fusione è un ipotesi ancora più remota) di un titolo sportivo della provincia. Dopo l’annuncio da parte dei vertici dell’Igea Virtus di voler continuare il progetto a Barcellona pur avendo avuto delle offerte di trasferimento del titolo, la chance principale per partecipare alla D sarebbe l’acquisto del titolo sportivo del Milazzo. La società mamertina ha già annunciato la messa in vendita della società, con l’attuale presidente che non ha intenzione di continuare il progetto, ma vorrebbe vendere a qualcuno che possa dare seguito alla vittoria di campionato dello scorso anno, non vanificando la festa promozione che tanto ha fatto gioire i tifosi rossoblu lo scorso mese portando il titolo fuori, considerandola come ultima spiaggia.
Da monitorare anche la situazione del Cittá di Sant’Agata, retrocessa nel play-out di D contro l’Acireale. Il presidente dei granata avrebbe manifestato l’intenzione di non iscrivere la squadra al campionato di quarta serie, e a quel punto si potrebbe pensare a un’eventuale domanda di ripescaggio.
Per quanto concerne l’Eccellenza, sono tanti i titoli sportivi presenti sul territorio messinese: Nebros, Gioiosa, Rosmarino…per quanto tutto ciò non farebbe piacere a nessuna tifoseria interpellata, neppure a quella biancoscudata che ne trarrebbe vantaggio.