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Massimo Paci: “Giuntoli ha cambiato la Juventus. Inter favorita per lo scudetto, Napoli un gradino sotto rispetto allo scorso anno”

Massimo Paci, ex difensore, cresciuto nella Juventus, si è affermato in Serie A con le maglie, tra le altre, di Lecce, Parma e Siena. Terminata l’avventura da giocatore ha intrapreso la carriera da allenatore. In quest’intervista rilasciata alla testata sportiva News.Superscommesse.it, Paci si esprime sulle big di Serie A, approfondendo il tema della lotta scudetto: l’Inter risulta sua personale favorita, mentre non crede che il Napoli possa ripetersi.

Vincendo contro il Milan, la Juventus si è iscritta ufficialmente alla corsa scudetto. I bianconeri hanno i mezzi per arrivare fino in fondo?
“La Juventus può arrivare fino in fondo. Già ad inizio campionato avevo fatto questa previsione, si giocheranno lo scudetto fino alla fine. A mio parere grandi meriti vanno al direttore Cristiano Giuntoli. Anche con poco tempo a disposizione è stato capace di fare la differenza. Si dà grande importanza agli allenatori e ai calciatori, ma per esperienza personale ritengo che per il destino di una squadra molto dipenda soprattutto dal Ds. La Juventus sta prendendo la forza e la forma che solo un professionista come Giuntoli può dare”.

Qual è a tuo parere la squadra favorita per la vittoria dello scudetto?
“Forse è ancora presto per sbilanciarsi. La favorita penso sia l’Inter, che ha la squadra più forte, con il Milan un passettino indietro. Juventus e Napoli saranno lì a giocarsela fino alla fine. I partenopei, però, non credo possano realmente ripetersi quest’anno, soprattutto perché il Napoli non è una squadra abituata a rincorrere e nei momenti topici del campionato potrebbe andare in difficoltà. A mio parere gli azzurri sono un gradino sotto rispetto alla passata stagione”.

Che idea ti sei fatto circa le ultime notizie relative al calcioscommesse? Ti aspettavi potesse scoppiare nuovamente un caso del genere?
“Onestamente non pensavo potesse accadere ancora. Dopo l’ultima esperienza di qualche anno fa, credevo che i ragazzi di oggi fossero più diligenti sotto questo punto di vista. Anche se sono stati tirati in ballo soprattutto calciatori giovani, l’età non può essere una giustificazione. Si tratta di comportamenti gravi. Il calcio è dei tifosi, così facendo si è mancato di rispetto soprattutto a loro. Il rischio è quello di far disinnamorare da questo sport, soprattutto i più piccoli. Spero la situazione venga affrontata nella maniera più decisa e intelligente possibile”.