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Messina. Sullo: “Importante aumentare il possesso palla.” I convocati del tecnico

Consueta conferenza che precede la trasferta per la difficile partita con la capolista Monopoli per il tecnico del Messina Salvatore Sullo: “il Monopoli è una squadra ben organizzata, compatta, con buoni giocatori, che ha un suo modo di essere da anni  e che il nuovo allenatore ha migliorato mettendoci del proprio, quindi troveremo grandi difficoltà, ma il risultato non dipende solo dagli avversari. Più la palla ce l’hanno loro più possono dare il loro ritmo, più riusciamo a gestire la palla, più decidiamo noi dove giocare. Se riusciamo a fare possesso palla abbiamo più possibilità. Nei primi 60 minuti delle partite abbiamo avuto un possesso palla nettamente superiore agli avversari, calcolandolo, invece, al novantesimo, quello scende al 50%, vuol dire che negli ultimi 30 minuti abbiamo perso il possesso palla.”

Un’occhiata ai  nuovi arrivi ed alle assenze, l’arrivo di Vukusic, l’infortunio di Russo e quello di Matese, la buona prova di Busatto: “E’ piacevole allenare un gruppo di venti rispetto ad uno di quattordici, adesso abbiamo la possibilità di mettere minuti con queste tre partite, quindi piano piano si può migliorare la condizione. Vukusic è convocato, non escludo che possa giocare,  ma si predilige il gruppo, si predilige la conoscenza tra giocatori e la condizione. Vukusic è arrivato da pochi giorni, sarà della partita ma non so se dall’inizio od a partita in corso. Russo non è convocato, inizia a stare meglio ma la distorsione è importante. Busatto è un ragazzo che ha delle qualità, ha cose da migliorare e tutti i giorni cerchiamo di fare un passo in avanti, come con tutti gli altri. A Matese ho detto alcune cose, è un ragazzo intelligente, sa che il suo infortunio è un incidente di percorso ma che nulla toglierà a quello che sarà, secondo me, una buona carriera perchè ha le qualità per emergere. Per me è una grave perdita perchè si stava integrando e dava l’opportunità di fare un sacco di cose, ma la perdita più grande è quella di un ragazzo che trasmetteva positività allo staff ed ai compagni, in poco tempo si è fatto volere bene sia in campo che fuori.”

La squadra ha fatto bene ma i risultati non l’hanno premiata, nonostante la squadra crei tanto: “Siamo all’inizio, la classifica lascia il tempo che trova. Il campo è sacro, i risultati vanno accettati, abbiamo due punti ed è quello che ci siamo meritati, è un dispiacere perchè con poco avremmo potuto meritare di più, evidentemente non è stato fatto abbastanza. Non dobbiamo dimenticare da dove siamo partiti ma questo non deve essere un alibi,  dobbiamo sempre cercare il risultato quando non ci riusciamo dobbiamo chiederci sempre il perchè. Credo che se prima non passeranno 12-13 partite il campionato non si stabilizzerà, i numeri vanno letti dopo 10 partite. Certo meglio creare le occasioni che non creare.”

Adesso arriva un tour de force: “Abbiamo 6 partite in 21 giorni, abbiamo la partita di Coppa Italia a Foggia che è un grande onore, ce la siamo meritata, ed è giusto che ce la andiamo a giocare nei limiti di quelle che sono le nostre qualità di battere l’avversario per poi guadagnarcene un’altra. Le partite sono il miglior allenamento. Quindi potremo pagare qualcosa ma metteremo dentro minuti per cercare la condizione attraverso le partite. Penso che la squadra sia pronta, alla fine è il campo quello che risponde. Siamo una squadra giovane e gli allenamenti vengono fatti con grande intensità perchè si crea la competizione per conquistarsi il posto.”