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Memory • Vittorio Torino: “Maledetto rigore, non avrei mai lasciato Messina

Dai tanti gol al rimpianto di Avellino, abbiamo intervistato uno dei protagonisti della scalata del Messina dalla Serie C2 alla B: “Anni da pelle d’oca”

12 maggio 2001. La maglia grigia, lo stemma del Messina sul cuore, la rincorsa lunga e il piattone aperto. Undici metri più avanti, la Serie B è un sogno infranto sui guantoni di Sansonetti: «Avessi segnato quel rigore, sicuramente non sarei stato ceduto alla fine del campionato».

Vittorio Torino oggi fa l’osservatore per il Bologna e insegna ai ragazzini a fare gol. Al giovane Gabriele, figlio di Vittorio (Under 16 del Bologna) ed esterno mancino l’impegno quotidiano e la volontà di superare i propri limiti non hanno mai fatto paura.

Vittorio Torino inoltre, in ogni sua dichiarazione ha sempre manifestato il suo amore per il Messina e come lo stesso afferma:Come si fa a non amare Messina? E’ una città che porto nel cuore, la maglia, la tifoseria, la città. Quando si parla di Messina o del Messina a me mi si apre il cuore, ho grande affetto ancora oggi nei confronti della città e della tifoseria”.

“Quella di alloraparlando della squadra di quelli anni – era una squadra che ha fatto la fortuna di molti. Godeas, Cecere, Bertoni, lo stesso Portanova che per anni ha militato in serie A e non me ne vogliano i miei ex se non nomino tutti. Se mi si chiede il giocatore con cui ho legato di più e penso sia stata la ciliegina sulla torta di quella squadra, rispondo Enrico Buonocore”. Un fenomeno.

Parlando della storia di oggi con due squadre nella stessa categoria Vittorio Torino risponde “ Per me esiste solo il Messina. Faccio fatica come tanti a capire come ci possano essere due squadre nella stessa categoria con la tifoseria per di più spaccata. In futuro mi auguro ci sia una sola realtà calcistica in città,  non esistono due Messina. La città merita uno splendore calcistico di ben altro livello, seguo entrambe le squadre però il mio augurio che il Messina posa tornare unico come lo era ai miei tempi, città unica squadra unica. Il Cuore mio comunque – conclude Torino – dice sempre “forza Messina”.