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BASKET C – Nuova Pallacanestro Messina vince derby con una sfortunata Fortitudo

Nuova Pallacanestro Messina – Fortitudo Messina 75-74
Nuova Pallacanestro Messina: Salvatico 9, Vasilevskis, Fernandes Barroca 8, Perriere 16, Guadalupi 4, Pierleoni 16, Maddaloni 2, Lo Iacono 4, Niang 8, Nicolini 8. Allenatore: Manzo. Assistente: D’Arrigo
Fortitudo Messina: Bellomo 17, Vicente 8, Camara ne, Bricis 15, Molonia ne, Cavalieri 4, Leanza 9, Mollica 2, Giovani ne Stevanovic 6, Llukacej 2, Tagliano 11.
Allenatore: Cavalieri.
Parziali: 19-15, 15-21 (34-36), 21-17 (55-53), 20-21 (75-74).
Arbitri: Luca Beccore e Matteo Gazzara di Messina (ME)
La Nuova Pallacanestro Messina ottiene un successo in volata per 75-74 nel derby con la Fortitudo. Match equilibrato fino alle battute finali quando Barroca trova il canestro decisivo a pochi secondi dalla sirena. In doppia cifra  Perriere e Pierleoni (16 a testa) e seconda vittoria consecutiva per la N.P.M.    che difende con i denti il punto di vantaggio sull’ultimo possesso ospite.

La Fortitudo, invece non riesce ad invertire la rotta con  l’inizio del girone di ritorno. Ma questa volta la dea bendata si è proprio voltata dall’altra parte e continua a non lasciare in pace la Fortitudo!

Ad inizio terzo quarto si fa male Bricis, l’ultimo arrivato in casacca nero-verde, dopo due quarti in cui si era distinto non solo per i 15 punti messi a referto ma anche per la presenza costante a sostegno della squadra a rimbalzo ed in fase di costruzione del gioco. Fuori Bricis, Cavalieri è costretto a tenere in campo un Vicente a mezzo servizio. Ottime le risposte avute dai 18enni Stevanovic e Mollica. Di gran livello come al solito la prestazione di capitan Bellomo. Buono il contributo di Tagliano e Leanza ed anche del lungo albanese Llukacej, costretto a giocare con una frattura all’indice della mano destra.

Partita giocata tutta su un livello di costante equilibrio con i locali comunque sempre in vantaggio nei primi due parziali e con la Fortitudo che si fa sotto a cavallo dell’intervallo lungo. Di positivo rispetto alle ultime uscite, la tensione mantenuta alta per tutti i quaranta minuti senza quei black-out che erano costati i due punti contro Castanea e Catanzaro.

Coach Cavalieri sta facendo i conti con tantissime difficoltà ed oggi a mente fredda è un fiume in piena e ci racconta le sue impressioni sul momento della squadra

” Sono orgoglioso dei miei ragazzi,sono orgoglioso delle scelte fatte ad agosto con Giuseppe Merrino, Piero Mento, Umberto Giovani e Francesco Di Bella, sono orgoglioso di questo gruppo e sono orgoglioso di tornare a lavorare già oggi con questa squadra con grandissime difficoltà.

L’infortunio di Bricis non ci voleva proprio, ho giocato con Vicente al 30% per un risentimento al polpaccio (e non voleva uscire dal campo) e non scordiamoci che siamo senza i pivot.

Saddi ne avrà ancora per un altro mese, Llukacej non si è ancora ripreso dall’ infortunio alla mano destra e Mijatovic ancora non può essere tesserato anche se di formazione italiana e questo è proprio paradossale.

Ma sono orgoglioso di quello che stanno dando i Miei ragazzi. Tagliano e Leanza stanno giocando sopra le aspettative, capitan Bellomo è encomiabile anche perché poco tutelato dalle coppie arbitrali che secondo me vista la sua velocità fanno fatica a stargli dietro. Spero che anche gli arbitri stessi possano crescere riguardandosi le partite come facciamo noi, ma sono anche stufo di vedere persone non adeguate al livello che c’è in campo. Non abbiamo preso imbarcate con nessuno, ce la siamo giocata con le prime della classe e poi ci è mancata sempre un po’ di esperienza per portarci a casa i due punti, sbagliando secondo me solo la partita con Castanea perché troppo distratti. Per il resto non posso recriminare niente alla mia squadra. Stiamo avendo valore aggiunto dai nostri ragazzi del settore giovanile del 2003-2004-2005. Credo che siamo una delle poche realtà che può vantare di avere a referto nel proprio roster 5/6 giocatori giovanissimi locali.

Io non posso rimproverare niente ai miei ragazzi che secondo me hanno fatto una partita eccellente buttando il cuore oltre l’ostacolo. Bellissima prestazione del 2003 Stevanovic, che ha messo in grosse difficoltà i lunghi avversari, e dei baby Simone Cavalieri e Matteo Mollica.

E poi ci sono anche Rosario Giovani del 2004 e Omar Molonia del 2005 che stanno veramente crescendo sotto tantissimi punti di vista.

Abbiamo tenuto una partita mettendo tutto quello che avevamo dentro giocando contro professionisti a partire dall’allenatore ed a finire a tutti i giocatori ed abbiamo perso con un canestro finale dell’ultimo ingaggio straniero fatto dalla Npm. Merito loro che sono stati intensi fino all’ultimo portandosi a casa i due punti.

Sicuramente la dea del basket non ci sta lasciando in pace da troppo tempo; credo fortemente che sia un momento che dovrà passare prima o poi. I miei anni da professionista mi insegnano che questo è il momento di accettare tutto quello che arriva e se siamo pazienti e crediamo in quello che facciamo sicuramente arriveranno i risultati che ci siamo prefissati.

Credo fortemente in questo gruppo, credo fortemente in quello che facciamo tutti i giorni.

Abbiamo atleti del 2002 come Barbera, del 2003 come Terzi, del 2004 come Di Mauro, Amata, Hydara, Amante e Zaccone, del 2005 come Mento, Bottari, De Tommaso, Grassi, Pavone e Lanzafame che sono il nostro futuro a breve scadenza. Tutti ragazzi che ci garantiscono una grandissima intensità in allenamento. Quello che mi stimola di più sicuramente è entrare in palestra e far crescere i nostri giovani. Adesso purtroppo siamo in un momento di difficoltà, ma essere vittime non aiuta nessuno, né me, né la squadra. Le difficoltà si superano e si deve combattere per superarle. La mia squadra ha dimostrato di essere forte. Da adesso il mio lavoro consisterà nel far capire ai miei ragazzi quanto siano forti. Devono essere consapevoli dei loro mezzi perché ancora non se ne sono resi conto. Poche squadre così in emergenza possono rimontare da un meno 21 (il riferimento è alla scorsa partita contro Catanzaro) oppure lottare come ieri contro tutto e tutti. Da ora in poi la consapevolezza della propria forza deve essere alla base di questo gruppo”