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Verso Messina-Biancavilla | Crucitti torna a segnare, sarà come Schillaci con Zeman sr.?

La vittoria esterna di Corigliano, nel giorno dell’esordio di Karel Zeman, profuma di riscatto per tutto l’ambiente giallorosso. Ancor di più per l’attaccante biancoscudato Totò Crucitti, tornato al goal mettendo a segno la prima doppietta della sua esperienza in riva allo stretto. Un ritorno al tabellino dei marcatori, coronato da una grande prestazione versione “il trascinatore”. Una partita da leader vero, per un uomo chiave nel progetto Messina, che in estate riuscì a convincere la dirigenza a suon di goal, realizzando ben  27 centri con la maglia della Cittanovese. Lui che fino adesso era riuscito solo in due occasioni a mettere la palla nel sacco, esprime tutta la sua contentezza per la ritrovata vena realizzativa e il ritorno alla vittoria: felice per la doppietta di domenica, ne avevo bisogno, fa morale. Ci sono tante aspettative su di me, l’anno scorso ho fatto molto bene dal punto di vista realizzativo. La partita di domenica è stata molto importante, in una situazione non facile siamo riusciti a far bene, sono molto felice, speriamo solo che sia l’inizio di una lunga serie di vittorie”, dimostrando tutta la volontà di prendere per mano la squadra: mi piace prendermi delle responsabilità, cercare di mettere nelle migliori condizioni la squadra di giocare. Cerco di mettere la mia esperienza e le mie qualità a servizio della squadra”. 

Chissà se sarà la volta giusta, e quella di Corigliano sarà ricordata la vittoria della “svolta”, è dura dover sempre ripartire e non riuscire a trovare costanza, proprio, nei risultati: “adesso è arrivato il momento di cambiare rotta, di garantire continuità. Si deve cercare, già domenica, di vincere contro il Biancavilla. Se riusciamo ad avere un impatto importante nelle prossime partite, si potranno aprire scenari altrettanto importanti, raggiungere il secondo posto diventerebbe l’obiettivo principale. Insomma dobbiamo ripetere la vittoria, con lo stesso carattere di domenica scorsa, affiancati come sempre da un pubblico che non ci ha mai abbandonato.” E’ vero, ancora è passato troppo poco tempo, per poter valutare, ma l’impronta Zeman si vede. Un marchio che fa della fase offensiva l’arma predominante, caratterizzata da corsa, gradoni e sudore. Un sistema di gioco che tende a valorizzare l’estro individuale dei giocatori, che hanno nel loro repertorio i colpi per decidere le partite, Crucitti non disprezza e fiducioso guarda al futuro a braccetto con Zeman :lavoriamo da due settimane col nuovo mister, e stiamo lavorando molto bene, applicandoci con tanto impegno e tanto sacrificio. Con lui si può solo migliorare sotto il profilo di squadra, ma anche dal punto di vista personale visto che il gioco del mister esalta anche la giocata individuale e, in particolare, quella degli attaccanti. Un ruolo che sinceramente ho fatto pochissime volte, visto che ho costruito la mia carriera a centrocampo da mezzala e poi da trequartista. E’ un nuovo ruolo, ma lo sto facendo con tanta voglia e tanta disponibilità, e spero di migliorare e di riuscire a togliermi qualche soddisfazione dal punto di vista realizzativo”.

Salvatore Schillaci, ACR Messina, anni ’80

Pillole di storia, evidenziano una strana coincidenza, tra l’attaccante di Taurianova e l’eroe delle Notti Magiche d’Italia ’90 Salvatore Schillaci, per tutti Totò. Nome a parte, i nostalgici ricorderanno che l’attaccante palermitano lanciato dal professor Franco Scoglio, si dimostrò un buon realizzatore sotto la sua guida, riuscendo a siglare 13 reti in campionato. Ma Schillaci, esploderà nella stagione successiva, quella targata 88/89, quando sulla panchina del Messina sedeva Zeman. Furono 23 i goal in campionato, e il grande Totò porto a casa la classifica Cannonieri della serie cadetta. Lusingato per l’accostamento, spera di scrivere anche lui un capitolo di storia per una piazza importante come Messina: “grazie per l’accostamento, fa piacere essere, anche per un secondo, paragonato ad un protagonista di una storia meravigliosa della Messina calcistica. Un paragone tosto, Schillaci ha fatto la storia del calcio Italiano, fa piacere, ma pensare di arrivare a fare quello che ha fatto lui è quasi impensabile, anche se lasciare un segno importante qui a Messina è il sogno più grande che ho. Ci voglio provare, ci sto provando, ho il tempo a disposizione per poterlo fare. Non mi dispiacerebbe tra qualche anno pensare che a Messina si possano ricordare, ancora, di Crucitti. “