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PAGELLE MESSINA. Partita intensa, si salvano in pochi ma non il tecnico

(Nella foto in alto l’inserimento in area che porta al gol Frascatore @foto Turris Calcio)

Partita intensa quella giocata al “Liguori” di Torre del Greco, ritmi frenetici almeno per tutto il primo tempo. Il Messina affronta la partita a viso aperto, ma le assenze  non preventivate né specificate nella conferenza di presentazione della gara ed a cui si è aggiunto l’infortunio dopo pochi minuti di Oliver Kragl hanno contribuito ad incanalare  le sorti dell’incontro in favore dei rossi di casa, i quali pur privi di un finalizzatore come Leonetti, hanno spadroneggiato sia a centrocampo che nelle fascia laterali mettendo in grossa difficoltà sia la difesa a 4 iniziale che quella a 3/5 dei giallorossi attuata successivamente.

Fumagalli: niente può oggi con una difesa tornata ballerina. Non ci sono responsabilità sui gol corallini, fatta eccezione, forse, per la mezza parata sulla marcatura di Acquadro che poteva avere altro esito, ma i suoi compagni di reparto sono i maggiori responsabili. Voto 6

Berto: quando nelle squadre avversarie, lui, naturale centrale in una difesa a quattro o terzo in una difesa a tre,  incontra esterni di ruolo,  come oggi  Frascatore e Giannone, va in difficoltà non avendo il passo da cursore. Così, capita che i giocatori della Turris hanno vita facile per portarsi al cross oppure negli inserimenti rapidi in area, come in occasione del primo gol dei  corallini. Ovviamente questa lacuna aumenta le difficoltà dei compagni che giocano al centro. Voto 5

Baldè: sembra il più lucido dei difensori biancoscudati, ma ovviamente soffre la mancata copertura degli esterni. Evita il raddoppio quando chiude sulla botta a colpo sicuro di Guida a due passi dalla linea di porta. Completa la gara anche se in difficoltà fisiche e lo si nota quando, ormai a giochi fatti, lui e Trasciani si fanno infilare da Longo sul terzo gol. Voto 6 

Ferrara: messo anche lui alla gogna per la continua scopertura degli esterni, aggiunge qualche errore in più rispetto al compagno di reparto, come nell’episodio del raddoppio dei padroni di casa. Voto 5

Trasciani: stesso discorso fatto per Berto. Non offre la prestazione come in altre occasioni. Nel primo tempo soffre terribilmente gli inserimenti degli esterni di destra della Turris, dal suo lato Rizzo mette dentro continui cross ed arriva anche vicino al raddoppio. Voto 4,5 

(15′ st Zuppel: entra per dare maggiore peso all’attacco e, volendo, con la sola presenza ci riesce fintanto che la Turris arretra il proprio baricentro e permette al Messina di premere sull’acceleratore alla ricerca del pareggio. Però, lo si vede poco in fase conclusiva. Voto 5,5)

Kragl: inizia pure bene e sembra mettersi la squadra sulle spalle alla ricerca del pari, ma esce troppo presto e non conosciamo la gravità dell’infortunio che lo ha costretto ad uscire. S.V.

(17′ pt Iannone: entra con la giusta cattiveria. Mostra qualità che lo portano ad essere l’attaccante più pericoloso della squadra biancoscudata. Cerca continuamente la porta ed è sfortunato quando colpisce il palo. Incomprensibile la sostituzione nel finale. Voto 7)

(44′ st Grillo: che dire? S.V.)

Mallamo: giovane sempre interessante ma meno lucido e presente di altre occasioni. In ritardo su Acquadro nell’occasione della seconda rete. Voto 5,5

Fofana: mister Raciti voleva sfruttare il riposo forzato delle due giornate di squalifica dell’ivoriano dimenticando, ad esempio, le ultime prestazioni di Konate. Fofana non demerita ma non spicca il volo. Voto 6

Ragusa: l’ultima buona prestazione sembrava aver riportato il giocatore ai livelli della sua fama, anche perchè utilizzato in posizione diversa. Invece, nuovamente un passo indietro, non aiuta più di tanto in copertura, cerca di far gioco, si costruisce anche almeno due occasioni da rete ma le sue conclusioni non sono altrettanto apprezzabili. Voto 5,5 

Marino: uno dei tanti a cui non si riesce a trovare il ruolo naturale, così è costretto a vagare per il campo senza incidere più di tanto. Voto 5,5

(15′ st Versienti: quasi verrebbe da ripetere quanto detto per Marino, ma l’utilizzo diverso non gli permette di mettere in pratica una delle sue principali armi: il cross. Troppo superficiale nell’affrontare Longo dopo la rimessa laterale che porterà l’attaccante a servire l’assist-gol ad Acquadro. Voto 5,5 )

Balde: senza il punto di riferimento Perez in avanti non può incidere sull’andamento della gara. D’altronde, ove ce ne fosse bisogno, è l’ulteriore riprova che non può agire da prima punta, come nell’era Auteri. compie un paio di recuperi a centrocampo, segna anche una rete di rapina ma paga il fuorigioco di Ragusa e gira spesso a largo dove non può essere determinante. Voto 5,5

Mister Raciti: la mancata comunicazione dei problemi dei giocatori elencati nelle dichiarazioni post gara e non in quella di presentazione della partita, sembra pretattica quantomeno discutibile. Come non convincono appieno le scelte sia iniziali che quelle fatte in corso d’opera dal tecnico, con la ciliegina finale negli sgoccioli di gara della sostituzione di Iannone dimostratosi l’attaccante biancoscudato più pericoloso. La panchina di Celesia (vero unico terzino/esterno basso di ruolo), la poca  considerazione di Konate, Versienti, Zuppel  e Ferrini relegati in panchina non convincono del tutto. Anzi, sembrano creare confusione nella delicata psicologia dei giovani calciatori. Ed il tecnico in questo ha un precedente dello scorso anno poco edificante…Caruso. Voto 4,5

La respinta in angolo di Fumagalli su un’incursione di Rizzo – Foto @Turris Calcio