CalcioPrimo PianoSport

Calcio malato. Caos Foggia, attentati e intimidazioni

Dopo la sconfitta per 1-0 nel derby contro il Lecce, il Foggia ha dovuto affrontare un post partita molto complicato. Nella notte tra sabato e domenica ci sono stati tre intimidazioni da parte di sconosciuti nei confronti di giocatori e dirigenti della squadra rossonera. Prese di mira, in particolare, automobili e abitazioni: al risveglio, le vittime hanno presentato denuncia ai carabinieri.

Secondo quanto ricostruisce l’Ansa, le indagini delle forze dell’ordine sono volte ora ad accertare se ci sia una effettiva connessione tra gli episodi della notte e il periodo di grande difficoltà che sta attraversando il Foggia, sia dal punto di vista economico sia sul piano di gioco.

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, riferisce l’Ansa, dopo l’1:30 della scorsa notte, sconosciuti hanno incendiato il Suv Mercedes dell’attaccante Pietro Iemmello, parcheggiato in centro a Foggia: la parte anteriore è andata distrutta. Sul posto hanno operato i vigili del fuoco.

La seconda intimidazione è avvenuta nei pressi del pastificio Tamma, alla periferia di Foggia. Alle prime ore dell’alba, infatti, sono state prese di mira le auto dei proprietari del club, Fedele e Franco Sannella. Il custode della struttura avrebbe visto tre persone incappucciate entrare nel pastificio da un cancello di servizio e lanciare una bomba carta contro la Maserati di uno dei fratelli Sannella. Esplodendo, la bomba non ha però provocato danni.

Un terzo episodio si è verificato a casa del centrocampista Massimiliano Busellato. Il giocatore avrebbe sentito un boato proprio a quell’ora, senza però dare importanza all’accaduto, salvo poi ricollegare il fatto una volta venuto a sapere di quanto accaduto. I carabinieri hanno effettuato un sopralluogo nella villetta a schiera dove vive il calciatore. Ignoti hanno infatti lanciato petardi nel giardino della sua abitazione. Lo stesso Busellato ha denunciato in mattinata quanto successo.

Pesanti e giuste le parole del sindaco di Foggia, Franco Landella: “La violenza non ha nulla in comune con lo sport”. Proseguendo, dicendo: “Tutti i tifosi rossoneri – ha spiegato il primo cittadino – sperano che la squadra possa conservare la Serie B, riconquistata con fatica dopo 19 anni, ma non è ammissibile assistere ad atti criminali che non possono che fare male alla società del Foggia e all’intera città. Al momento, invece, la società non rilascia alcuna dichiarazione. “Ora preferiamo accertare i fatti – dice il presidente rossonero Lucio Fares – Tra non molto incontrerò i vertici societari e le forze di polizia per cercare di fare il più possibile chiarezza sull’accaduto”.

Forti anche le parole della Società: “La società Foggia Calcio e la Famiglia Sannella esprimono tutto il proprio sdegno per i vili attentati subiti nella notte di ieri (9 marzo, ndr). Comportamenti meschini che nulla hanno a che vedere con il Calcio e con il tifo, ed il cui unico risultato è stato quello di infangare  l’immagine di una intera comunità. Sono sotto gli occhi di tutti gli enormi sforzi economici fatti dalla Famiglia Sannella per sostenere questa Città e la sua squadra. Sforzi che non possono essere certo ignorati per le difficoltà del momento, al cui superamento la famiglia Sannella è quotidianamente impegnata con la passione e l’impegno di sempre. Da qui l’invito ai tifosi, quelli veri, a stringersi ora più che mai intorno alla squadra e ai suoi colori, certi che, remando dalla stessa parte, riusciremo a non darla vinta a chi ieri ha provato a farci del male”.