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Acr Messina | Conferenza show di Paolo Sciotto tra sciacalli e presunte trattative

È periodo di sorprese in casa Messina. Le ultime ore hanno regalato ai tifosi parecchio su cui riflettere. Dalla rottura con Biagioni a quella con Torma e Manfredi, all’assunzione di Ferrigno, non certo l’ultimo arrivato, e Infantino. Inoltre, la notizia che stamattina compare sulle pagine di Gazzetta del Sud, a firma di Marco Capuano, che vuole l’interessamento dell’imprenditore Rocco Arena, già presidente dell’Alicante in quarta divisione spagnola.

L’interessamento del gruppo, secondo GdS, sarebbe stato esplicitato attraverso una pec con manifestazione di interesse direttamente al presidente del CdA Paolo Sciotto e al suo  commercialista Giovanni Giliberto.

Nella conferenza di quest’oggi, svoltasi allo stadio Franco Scoglio nella Sala Stampa Licordari, viene presentato l’avvocato Peppuccio Cicciari, il quale avrà delega per ricoprire il ruolo di Direttore Generale che era stato, fino a ieri, di Lello Manfredi.

La dirigenza Acr Messina (ph Villari)

E’ Paolo Sciotto a rispondere alle domande dei giornalisti. Smentisce l’arrivo di una pec ufficiale ma non l’interessamento di una cordata di “imprenditori milanesi” a cui, verosimilmente, potrebbe far capo appunto Arena. Ad oggi, però, c’è stato solo un contatto telefonico tra le due parti e nessuna ulteriore notizia a riguardo:

“Un certo Cosenza mi ha chiamato ieri sera – informa Sciotto – affermando di essere interessato all’acquisto del Messina. Mi sono messo a disposizione, chiedendo di inoltrare una pec a Giliberto con la manifestazione di interesse e indicando i soggetti interessati a questa operazione. Ho sentito il mio commercialista stamattina ma non abbiamo ricevuto nulla. Avrei preferito che Capuano (ndr della Gazzetta) avesse chiamato il nostro referente alla stampa Triolo per conoscere i dettagli ed evitare questo errore. Resto in attesa allora, ma il buongiorno si vede dal mattino! Certo che questa proposta ha un tempismo perfetto. Arriva il giorno dopo l’aver attuato una stravolgimento societario, in maniera perfetta! Bisognerebbe smetterla con questi attacchi mediatici, con il Messina non si gioca!”

Conseguentemente, il nuovo Patron giallorosso afferma la volontà di proseguire nel progetto di rilancio del calcio messinese, conscio degli errori commessi:

“Il brand Messina ha un valore. Vogliamo cambiare, invertendo la rotta e portando aria nuova. Dobbiamo programmare il prossimo anno e non possiamo certamente perder tempo con chi non ha la seria volontà di acquistare il Messina. E se il 30 maggio non si presentasse nessuno? Dovrei svendere agli sciacalli? Ho il compito di dare un futuro al Messina, a prescindere da chi sarà il presidente del domani. Ho un forte senso di responsabilità e uno sguardo al futuro devo pur darlo, se non si presentasse nessuno. Perché dalla partita di Acireale in poi ho sentito solo chiacchiere da bar e sciacallaggi. La cosa è certa: Noi agli sciacalli non daremo niente!

Il DS Ferrigno (ph Villari)

Dello stesso avviso anche Ferrigno, che dimostra di credere nelle parole del giovane Patron giallorosso: “Il mio lavoro inizia oggi per programmare il futuro.”

Sollecitato nell’argomento riguardante l’evidente importanza del ruolo di Segretario della società, rimasto scoperto dopo l’addio di Bandiera, Paolo Sciotto rispondeva così: “Sono felice che mi sia stata rivolta questa domanda perché mi da l’occasione per poter parlare anche dell’argomento del ricorso contro il Città di Messina. Facciamo un passo indietro e vi spiego un paio di passaggi che non sapete.”

La ricostruzione di Sciotto parte  dall’addio del tecnico Raffaele, non contrattualizzato dall’allora Segretario Bandiera. “Il segretario è la figura addetta ai tesseramenti, non il presidente. Ecco perché è stato sollevato dall’incarico. Conseguentemente – continua il Presidente – abbiamo selezionato una nuova figura. Ma visto il rapporto di profondo rispetto che nutrivo e nutro tutt’ora per il DG Manfredi, ho serenamente accettato la sua proposta di farsi carico, gratuitamente, insieme alla sua segretaria, anche di questa mansione. E se si da incarico a un professionista di gestire un settore così delicato, anche se in maniera gratuita, mi aspetto comunque che il compito sia portato a termine egregiamente. Invece, avrei dovuto farmi fornire le password e inviare io personalmente la pec, come ho fatto il giorno dopo con il ricorso. Ho le prove per dimostrare tutto quel che dico, non mi espongo mai se non posso provare le mie parole. A me poco importa del perché la mail sia stata inviata con 12 minuti di ritardo rispetto alla scadenza di mezzanotte. Avrebbe potuto chiamare tutti e spiegare il problema. Gli avevo chiesto di starmi vicino anche in questo ma purtroppo non è stato così. Cosa vi devo dire… viviamo!”