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Stromboli non si arrende. Rilancia!

Questa è la storia di un’isola che non si piega, che rinasce sfidando gli eventi nefasti battendoli.

È la storia di Stromboli e dei suoi abitanti, di un vulcano chiamato “Iddu” e di un mare che specchia le anime e sotterra i rancori.

Un’isola ultimamente devastata da un incendio non di certo partito da Iddu. Un fuoco nemico che ha bruciato una vegetazione che con le proprie radici abbracciava la sua terra, nera come il buio, perché ricca di un sapore antico, irripetibile.

Ecco, quindi, dopo le prime forti piogge, l’alluvione. Non serviva un mago per arrivare ad una conclusione del genere.

Gli strombolani sono gente che non si arrende e pronta a rimboccarsi le maniche. A volte camminano senza le scarpe per sentire ancor più la loro Terra, per le strade rinunciano alla corrente elettrica perché vedono dove tanti immaginano.

E allora? Dopo il fuoco arriva l’acqua e un’intera comunità, compresi parroco e carabinieri non si tirano indietro e formano una catena lavica indistruttibile per  firmare un’ennesimo miracolo, quello dell’inno alla vita.

Fango e pietre, pietre e fango, custodi eterni della nascita dell’uomo, Stromboli non si ferma e con financo l’aiuto della Protezioni Civile e dei valorosi volontari, lancia un segnale a tutti i naviganti: Stromboli non si arrende, anzi rilancia!