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Secondo appuntamento con il “Cortile – Teatro Festival”

“(Comu veni) Ferrazzano” di e con Giuseppe Provinzano è il secondo appuntamento del “Cortile – Teatro Festival”. In scena il 20 luglio (ore 20,45)

 Ispirato all’opera di Giuseppe Pitrè, il protagonista è un personaggio delle tradizioni siciliane. Mercoledì 22 seconda performance site-specific: con “Theremani” di Vincio Siracusano

il Cortile diventerà uno strumento musicale (ore 20,15). Sostegno di “Latitudini”, la rete di drammaturgia siciliana

Dopo il grande successo ottenuto all’esordio dall’”Amleto” di Sinisi (“costretto” a replicare due volte), il “Cortile Teatro Festival” di Messina affronta la sua seconda settimana di cartellone con uno spettacolo e una performance-site specific.

 

Giuseppe Provinzano è diventato in pochi anni uno dei teatranti palermitani più importanti, grazie anche al progetto “P3_coordinate popolari”, una trilogia che prende spunto dal grande etnologo Giuseppe Pitrè. Filo conduttore di questa ricerca linguistica, il confronto tra l’attore e regista e l’artista scenografa Petra Trombini. Nel cortile del palazzo Calapaj – D’Alcontres (ore 20,45) lunedì 20 luglio sarà in scena “(Comu veni) Ferrazzano” «Per guidarci in questa trilogia – dice Provinzano – abbiamo scelto di affidarci alla figura di Ferrazzano, alter ego scaltro di Giufà, al quale il Pitrè ha dedicato diverse storie a fare da contraltare al babbasone di lui più noto. Ferrazzano è una sorta di Virgilio, un trait d’union tra i vari capitoli che in questo secondo lavoro della trilogia si presenta in tutta la potenza narrativa e performativa».

 

Come si legge nelle note di regia, sono 35 e più le storie che Ferrazzano conosce: potrebbe raccontarle tutte fino a quando il pubblico ne avrà voglia o solo alcune di queste. Quali non è dato saperlo. Il pubblico sceglie da una bisaccia le storie sfidando Ferrazzano in un gioco ispirato a quello delle vecchie osterie, sfidandosi “a chi la racconta meglio”, con un bicchiere di vino quale premio o come pegno. E così, come un tempo queste entravano e uscivano dal calesse del Pitrè, oggi muoveranno il loro incedere dalla voglia di sentire una

storia di uno spettatore e da un corpo capace di narrare con tutti i suoi mezzi a disposizione, quello di Ferrazzano, che vivrà questa sfida in un ambiente scenico che lo farà sentire un gigante, o forse un nano sulle spalle di un gigante, Giuseppe Pitrè.

 

Mercoledì 22, alle ore 20,15, è in programma la seconda performance site-specific: “Theremani” di Vincio Siracusano. Lo spazio del cortile settecentesco Palazzo diventerà come uno strumento musicale. Una installazione in cui lo spettatore si trasforma nell’attore principale, avendo letteralmente in mano il suono e la luce che attraversano il cortile. Tramite dei sensori, il movimento delle mani viene connesso ad un sistema che genera suoni e luci e fa si che gli spettatori siano immersi in un’atmosfera fuori dal comune.

“Il Cortile – Teatro Festival” è organizzato dall’associazione “Il Castello di Sancio Panza” con il sostegno di “Latitudini”, la rete di drammaturgia siciliana, ed è diretto da Roberto Zorn Bonaventura e Giuseppe Giamboi.

 

Come è nella tradizione di questo Festival, alla fine di ogni rappresentazione il pubblico, intrattenendosi con gli artisti, potrà godere ancora di più del “cortile”, gustando i prodotti del ristorante ‘A Cucchiara di Giuseppe Giamboi (solo aperitivo in occasione delle performance, prima dell’inizio).