QUI FOGGIA – Il tecnico Gentile: ” Trovare dentro di noi i motivi per vincere”
Antonio Gentile, allenatore del Foggia, detta le direttive prima della sfida al Messina nella gara d’andata play out per la permanenza in serie C in programma oggi 10 maggio al San Filippo alle 15.00.
Gentile, foggiano doc, ex giocatore del Foggia, nonché tifoso della squadra. Valori che aumentano le responsabilità, anche se il giovane mister si scrolla la tensione dalle spalle. Anche perché lo status in cui versa la squadra non sono certo frutto di suoi errori: “Non sono l’artefice dei risultati che arriveranno. Non lo sarei stato neppure se avessimo vinto a Picerno. Ho messo la faccia per amore della squadra dando la mia disponibilità in una situazione del genere. Sto facendo il possibile per dare qualcosa in più alla squadra”.
Il tecnico chiede che tutto l’ambiente faccia quadrato attorno alla squadra: “Serve il sostegno di tutti. O si tifa per il Foggia o no. Non servono a nulla i cattivi pensieri, ma tutti dobbiamo stare vicini ai giocatori. A Messina sembra si sia creato chissà cosa, dobbiamo crederci anche noi”.
A Messina il Foggia si gioca il futuro, dice Gentile, la squadra è carica, ma serve il sostegno di tutti.
“Non andiamo lì per fare brutta figura. Dobbiamo giocare. Loro saranno in tanti, ma anche noi dobbiamo trovare dentro di noi motivi per vincere. Abbiamo curato i dettagli, fatto accorgimenti tattici e individuali. La tattica è importante, ma lo è ancora di più lavorare sui dettagli dei singoli. Non bisogna scendere in campo con la mente leggera. Ho lavorato anche sull’aspetto mentale: serve attenzione.
Gli ultimi minuti contro il Picerno non li considero. Ora bisogna aspettare e vedere cosa succederà dopo i playout. Da spettatore neutrale, non posso dire chi merita cosa: il calcio è sempre strano. Saranno due partite simili. Non si possono fare calcoli o previsioni. Oggi, per me, è una finale. Anche la prossima lo sarà. Vanno affrontate entrambe con lo stesso spirito, al di là dei gol. Serve ordine e risultati.
Non abbiamo sentito nessuno dalla società. Dobbiamo pensare a noi stessi, al nostro percorso. L’incontro con la sindaca è stato importante. Ho chiesto che ci sia sempre questo tipo di vicinanza, perché ha trasmesso molto. Invito tutti coloro che rappresentano la città ad aiutarci e sostenerci: ci ha dato una grande energia.
Il Messina ha buone individualità, ma anche noi abbiamo le nostre armi”.
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