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MESSINA – RACITI: “Trascurato quanto fatto, non era scontato”

Si prospetta un’altra estate di tribolazioni in casa Messina, con il presidente Sciotto pronto a passare la mano ed eventuali imprenditori che tardano a palesarsi. Intanto in esclusiva a Goalsicilia.it, uno dei  protagonisti della salvezza dei biancoscudati, il mister Ezio Raciti ha fatto le sue esternazioni in salsa agro-dolce.

Così ha parlato il tecnico catanese:

“La salvezza è stato sicuramente un miracolo  forse   poco valorizzato. È come se tutto fosse dovuto, come se tutto fosse già scritto, quasi certo che, partendo dagli 11 punti del girone di andata, il Messina si sarebbe salvato senza play out. Secondo me non è così, si sarebbe dovuto dare il giusto merito al percorso fatto.  Questa per me è stata una salvezza più sofferta rispetto a quella di Siracusa, se andiamo a vedere le statistiche mie in Serie C, tra le due esperienze ho totalizzato 40 partite e 65 punti, una media da primi posti. Poi si dice sempre che io porto serenità però  si trascura che oltre alla serenità ho portato concetti di gioco e correzioni: ho trovato un Messina che aveva la difesa più battuta e l’attacco meno prolifico,  alla fine dell’anno invece i numeri erano migliorati, abbiamo fatto parecchi punti anche fuori casa  mostrando sempre un bel gioco, altro passaggio trascurato”.

Un Raciti a cuore aperto, che ha parlato con sincerità rimarcando più volte quanto  si sia sentito sottovalutato da una piazza come Messina.

“A questo punto credo di essere stato sottovalutato, francamente dopo Siracusa ho dovuto aspettare, l’anno dopo sono andato a Troina e sono pentito di averlo fatto perché tra covid e altro non c’è stata la possibilità di lavorare. Quest’anno con la Primavera del Messina eravamo in piena zona play off, poi la prima squadra, l’ho presa  che sembrava morta e  si è salvata senza play out. Insomma un po’ di rammarico c’è perché probabilmente meriterei la chance di partire dall’inizio e un po’ di considerazione mediatica in più”.

Ultimo passaggio riguardante il presidente Sciotto e la programmazione per il futuro, non nascondendo il desiderio di poter continuare con questa squadra e questi colori.

“In questo momento il Dottor Sciotto ci ha chiesto di aspettare, siamo in stand by. A me piacerebbe avere la chance di allenare dall’inizio questa squadra, costruendola anche sotto i miei dettami. Per la programmazione già si rischia di essere in  ritardo, avevamo il vantaggio di avere tanto tempo per intervenire nella costruzione della rosa e ripartire dallo zoccolo duro di quest’anno. Soprattutto  per cercare i giovani, bisogna fare in fretta, perché poi si trovano solo le seconde scelte. Il presidente è tifosissimo del Messina, come giusto che sia vorrebbe una mano dalla città, vorrebbe più persone coinvolte, qualche contributo in più. Merita una mano perché in 5 anni ci ha messo la faccia, ha speso tanto e a volte è stato ingiustamente maltrattato, cosa che non merita perché ha tenuto a galla il Messina in situazioni difficili, merita più rispetto. Io credo che anche se dovesse restare solo, il presidente continuerà lo stesso, magari costruendo una squadra giovane: lui è una persona competente e orgogliosa, non so quale possa essere la molla per farlo tornare sui suoi passi ma credo che difficilmente lascerà il Messina all’oblio. Nelle ultime due gare c’è stato un nutrito numero di tifosi, hanno acclamato squadra e presidente, c’è stato un avvicinamento e spero si possa ripartire da quello. Non si può perdere un patrimonio come la Serie C in una piazza come Messina”.