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Le Pagelle tornano “Ignoranti”. Si salvano Daga, Camilleri e Versienti

In questa situazione, ogni partita è un esame, se il Messina avesse pareggiato, si sarebbe dovuto ripresentare al prossimo appello, ma la squadra di Auteri è riuscita a far peggio facendosi bocciare dal “professor” Fornito, giovane giocatore/assistente dell’allora “Preside” (Capitano) Stracuzzi.

Un vecchio dirigente del settore giovanile del Messina di Serie A durante un derby con la Reggina disse: “ma hanno spiegato ai ragazzi che per vincere a questo gioco bisogna segnare?”

I nodi vengono al pettine e, quindi, non sono sotto esame solo i giocatori ma persino il tecnico, i dirigenti e, prima di tutti, la gestione societaria. Inutile nascondersi dietro la scusa del budget perchè la squadra, come lo scorso anno, sembra male assemblata mancando in alcuni ruoli, oltre a risultare di  mediocrità tecnica in un buon numero di giocatori.

In ultimo, la lezione della Gelbison che ha dimostrato, ove ce ne fosse bisogno, come l’aver tenuto la base  della formazione promossa lo scorso anno dalla D integrandola con nuove forze possa essere la soluzione ideale  per mantenere un’iniziale assetto tattico già acquisito negli anni e basta incrementarla con l’inserimento di giocatori, non costosi, ma di livello tecnico leggermente più alto.

Andiamo a verificare quanto successo in campo con la valutazione dei giocatori:

Daga: non può fare il miracolo sulla punizione di Fornito. Non commette errori, cerca di respingere qualche pericolo creato dagli esterni della Gelbison. E’ sempre piazzato sui tiri dalla lunga distanza che disinnesca con tranquillità. Voto 6

Angileri: lennesimo rimescolamento della difesa non porta i risultati. Ma questo è un mantra nel calcio, la difesa soffre. Il ragazzo dimostra di essere un buon centrale ma non è un cursore di fascia. Aiutato, comunque dall’esperienza di Camilleri. Voto 5

Camilleri: regge con l’esperienza, chiude dove può. Non ha la rapidità d’un tempo ma ha il senso della posizione acquisito dopo tanti anni trascorsi sull’erba. Voto 6

Ferrini: commette due errori da matita rossa, perdendo due palloni con cui  la Gelbison avrebbe potuto fare male. Pur essendo un over non è un leader difensivo e da lui non ci si può aspettare scorribande in avanti. Voto 4,5 

(29’st) Iannone: se inserendo ragazzi come lui si pretende di risolvere i grossi problemi di una formazione base, si sbaglia per inettitudine o si è presuntuosi. Comunque, pur vivacizzando non è in grado di incidere. Voto 5)

Napoletano: parte in campo dall’inizio ma per lui vale il discorso fatto per Iannone. Non ci si deve aspettare miracoli dai giovani inseriti in un contesto di over non certo entusiasmanti. Voto 5

(1′ st Fiorani: stranamente messo da parte o se vogliamo “logicamente” visto che per la seconda volta ci si presenta in campo con 3 under e non 4. Fiorani non è un incursore ma semplicemente un equilibratore di centrocampo, qualche errore in fase di proposizione. Voto 5,5)

Fofana: lui, lo scorso anno, aveva imparato ad essere “incursore” e “contropiedista”, almeno nella fase centrale del campionato, mentre nelle sue gambe c’era anche un’incontrista. Adesso, invece, è anonimo (come qualche suo compagno). Voto 5 

Marino: cerca di dirigere una banda di “stonati”, cosa non semplice per un ragazzo. Magari in un altro centrocampo potrebbe mostrare il suo valore, ma qui, ad oggi…l’incompreso. Voto 5,5

Fazzi: anonimo era ed anonimo resta, bravo a protestare ma anche a commettere errori non da giocatore di categoria. Continuiamo a non capire quale sia il suo ruolo. Voto 4 

(29′ st) Versienti: nei venti minuti dimostra almeno di essere un giocatore, difende, mette qualche palla in avanti, tira da fuori. Lo vedremmo discretamente in una squadra vera, d’altronde era uno dei pochissimi ad avere un “fresco” curriculum di buon giocatore). Voto 6 

Balde: non vorremmo sparare sulla Croce Rossa. Voto 4 

Curiale: qui ci sembrerebbe di bombardare un ospedale. C’era bisogno di inseguirlo da gennaio e portarlo qui non pensando a Piovaccari, Foggia ed altri? Ha problemi fisici? Li aveva già? ed allora, perché? Voto 4

(39′ st) Zuppel: da Manfrellotti ad Adorante finendo a Zuppel. Entra a fine gara, ma il direttore sportivo conosceva il suo valore? S.V.)

Catania: in un’altra squadra, in un altro contesto ci si poteva lavorare su questo ragazzo. Effettua l’unico tiro del primo tempo nei pressi della porta di D’Agostino ma ancora non sa quando può tenere la palla e quando la deve dare. Voto 4,5 

(1′ st) Konate: non gli si sta facendo del bene esponendolo così al ludibrio dei tifosi. Ricordiamo che nella Primavera del Messina di Aliotta/Franza in serie A c’era un ragazzo di colore che aveva una velocità strabiliante ed un potente tiro che utilizzava spesso, peccato che in porta ne arrivassero 3 su 10. Comunque, oltre quello di Versienti, Konate fa l’unico vero tiro pericoloso verso la porta di D’Agostino. Peccato che sia spesso ingenuo (vedi i falli a sfavore) e vaga  senza costrutto come gli altri compagni di reparto. Voto 4,5

All. Auteri: la furbata di partire per la seconda volta con 3 under nell’undici iniziale (come con il Giugliano) stavolta non porta la vittoria. Il suo commento a fine partita non lo assolve, neanche quando cita gli errori dei suoi calciatori. Non può cercare scusanti sulla rosa a sua disposizione, la ha avvallata. Adesso, deve solo fare punti. Voto 4