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ECCELLENZA COPPA ITALIA – Il primo round va all’Igea. 4-1 nel derby con Milazzo

 

 

NUOVA IGEA VIRTUS – MILAZZO 4-1

NUOVA IGEA V. Maggi, Patanè (46′ Silipigni), Trimboli, Dall’Oglio (80′ Verdura), Della Guardia, Vincenzi, Biondo (63′ Pardo), Bucolo P., Cirelli (56′ Abbate), Isgrò, Idoyaga (80′ Aveni), A disposizione: Bucolo F., Torre, D’Amico, Sottile. All. Ferrara

MILAZZO (3-4-3): Lo Monaco; Iovine (4′ Merlino), Matinella, Mele (48′ Insana); Crifo’, Jantus (46′ De Marco Giu.), Misiti (81′ Gitto), Mondello; Arena, De Marco Gio., Lo Presti (46′ Frassica). A disposizione: Fassari., Maio, Maiorana, Piccolo. All. Venuto

Marcatori: 9′ Bucolo P. (N ), 37′ Lo Presti (M), 48′ rig. Idoyaga (N ), 62′ rig. Biondo (N ), 95′ Isgrò (N )

Note: ammoniti Biondo (N ), De Marco Giu. (M), Isgrò (N ), Vincenzi (N )

Arbitro: Arena di Palermo. Assistenti: Fardella e Cono di Palermo

13′ Bucolo, 37′ Lo Presti(M)  45’+3 rig. Idoyaga, 64′ rig. Biondo, 93′ Isgrò-

Va alla Nuova Igea Virtus il primo round di coppa contro il Milazzo: decidono Bucolo, i rigori trasformati da Idoyaga e Biondo e la perla finale di Isgro’ proprio pochi istanti prima del triplice fischio di chiusura, mentre per il Milazzo Lo Presti aveva siglato il temporaneo 1-1. Il derby è stato a tratti gradevole, condito dalle giuste dosi di agonismo senza tuttavia eccessi e interventi fuori le righe. L’Igea è apparsa più quadrata e robusta, già in condizione più che accettabile in vista del debutto in campionato. Ben rodata la difesa con capitan Dall’Oglio, il reparto avanzato ha vissuto sulle estemporaneità di Biondo e Isgro’, quest’ultimo autentico mattatore ad assistere e coadiuvare Cirelli e Idoyaga. Buona la prestazione di tutti i giallorossi, vecchi e nuovi. La mano di Pasquale Ferrara c’è e si vede: l’Igea non molla di un centimetro, lotta, sbuffa e soffre se c’è da soffrire. Appuntamento tra sette giorni per la prima di campionato contro la Jonica tra le mura amiche: mercoledì 7 settembre il retour match di Coppa al Marco Salmeri. Potrebbe essere una semplice formalità, ma sarà sempre un derby da consegnare agli almanacchi.