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Convegno di presentazione delle borse di studio C&T agli studenti più meritevoli dell’ITTL di Pizzo Calabro

Anche stavolta la modalità scelta, nel rispetto delle indicazioni a contrasto della pandemia, è stata quella del meeting online.

Attorno al tavolo dei relatori e innanzi un interessato auditorio, virtuali l’uno e l’altro, si sono ritrovati Tiziano Minuti, Responsabile Personale e Comunicazione del Gruppo C&TFrancesco Vinci, Dirigente Scolastico dell’Istituto; Vincenzo Pagnotta, Coordinatore Nazionale della FIT-CISL Marittimi; Giuseppe Larizza, Segretario Generale della FIT-CISL della Calabria; il Capitano di Fregata Massimiliano Pignatale, Comandante della Capitaneria di Porto di Vibo Valentia; Francesco Primerano  Docente di Logistica, Scienze e Tecnologie Nautiche dell’ITTL; il Comandante Adolfo Nerelli, ufficiale della Caronte nonché ex studente del Nautico di Pizzo; il giornalista Maurizio Bonanno, Direttore di TeleSpazio TV, che ha moderato e coordinato i lavori.

A fine lavori tutti d’accordo sulla validità e la lungimiranza dell’iniziativa di C&T ma soprattutto tutti d’accordo su un fatto: nessuna conclusione da trarre ma la presa d’atto che un cammino è iniziato.

Scuola, sindacato e Gruppo Caronte continueranno a muoversi in sinergia lungo la strada delle pari opportunità, della riduzione di ogni gap, della meritocrazia, della valorizzazione dei giovani talenti.

Il mondo è quello dello shipping. Imprese, flotte, logistica, uomini al centro di un cambiamento epocale; un mondo pur esso duramente provato da un anno di lockdown ma che continua a lottare, a trovare in sé le forze per rigenerarsi, nella sostanziale indifferenza della politica. Perché i marittimi – è vero – sono stati riconosciuti “key workers”, ma che fine ha fatto il “Ministero del Mare” del quale gli ultimi due governi parlavano?

Gli imprenditori del mare hanno comunque continuato a fare il loro lavoro che è quello di trasportare persone e merci.

Innanzitutto imprenditori, quindi. Ma anche coprotagonisti nel processo di crescita economica e sociale dei territori in cui si opera e delle comunità che vi risiedono.

È la “responsabilità sociale d’impresa” della quale ha parlato Tiziano Minuti.

Lo scorso ottobre il Gruppo Caronte & Tourist e i Sindacati Confederali e di categoria hanno siglato a Palermo un verbale di accordo per introdurre e sperimentare in azienda ulteriori “buone prassi” contro le discriminazioni di genere. Accordo cui ha fatto seguito, pochi giorni fa, l’insediamento della Commissione paritetica aziendale sulle Pari Opportunità e le Politiche di Genere.

E un impegno politico e orizzontale – ha detto Minuti – che potrà pur essere poca cosa ma che siamo certi potrà fungere da volano. Per numeri, tradizione e cultura quello dello shipping è sempre stato un mondo maschile e purtroppo anche maschilista. Ecco perché io credo che stiamo scrivendo e non solo simbolicamente, una piccola pagina di storia”.

C&T ha già iniziato a onorare gli impegni assunti in materia di sostegno alla genitorialità e di riduzione del gap di genere. Sono stati già erogati – ad esempio – dieci mila euro quale contributo una tantum per i dipendenti con figli che frequentano asili nido e scuola dell’infanzia e concessi i relativi permessi retribuiti per l’inserimento a scuola mentre nelle short list delle selezioni di personale, al fine di arrivare all’obiettivo prestabilito del più 10 per cento di donne assunte nel 2023, il 40 per cento è già occupato da donne. Favorito infine l’utilizzo dello smart working, in particolare nelle situazioni di necessità di lavoro di cura extraprofessionali.

Uguale attenzione C&T dedica al tema della formazione: quella obbligatoria ma soprattutto – ha ricordato Minuti – quella che può fare la differenza nel mondo che cambia.

Anche se – anche per l’avvento degli Istituti Tecnici Superiori – non è più automatico imbarcarsi appena diplomati, il Nautico resta una scuola di grande concretezza.

Ed è certamente da raccontare, oltre che da lodare, il messaggio meritocratico che anche l’ITTL di Pizzo, con Caronte e i sindacati, sta lanciando.

Pizzo Calabro, provincia di Vibo Valentia… Ma del resto – ha concluso Minuti – l’Italia non è forse il Paese delle periferie eccellenti?