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Tennis | Djokovic, cuore da numero 1: donazioni a ospedali di Milano e della bergamasca

La generosità di Nole arriva al San Raffaele nel capoluogo lombardo e negli istituti di Treviglio-Caravaggio e Romano di Lombardia, in prima linea contro il coronavirus

Il legame con l’Italia di Novak Djokovic è strettissimo. All’inizio della carriera è passato da Como, la moglie Jelena ha studiato alla Bocconi, e Nole ha sfoggiato il suo italiano perfetto anche sul palco dell’ultimo Festival di Sanremo. Ora, dopo aver incoraggiato l’Italia sul suo profilo Instagram, il numero 1 del mondo è passato alla pratica. Il direttore generale dell’Asst Bergamo Ovest ha rivelato che Djokovic ha fatto un ingente donazione agli ospedali di Treviglio-Caravaggio e Romano di Lombardia, in prima linea in queste settimane nell’emergenza coronavirus. Ma la generosità di Nole è arrivata anche all’ospedale San Raffele di Milano, altro in prima linea nella lotta al coronavirus.

Murray si era esibito con la moglie Kim in 100 colpi al volo, lanciando poi la sfida agli amici-rivali del tennis tra cui anche Roger Federer e la sua dolce metà Mirka. E ai coniugi Nadal. Per ora hanno risposto solo i Djokovic
Novak Djokovic e la moglie Jelena

Già nei giorni scorsi il tennista serbo e la moglie, grazie alla loro fondazione, avevano donato un milione di euro per l’acquisto di respiratori e materiale sanitario alla Serbia. “Mai ci saremmo aspettati di vedere anche sul conto corrente della nostra Asst Bergamo Ovest, – ha raccontato il dg dell’Asst Bergamo Ovest, Peter Assembergs – una donazione con un così prestigioso mittente. In questi giorni tantissime aziende, enti, associazioni, privati ci sono stati vicini e ringrazio tutti per la generosità dimostrata. Leggere, però, tra i donatori anche il nome del miglior giocatore al mondo di tennis, Novak Djokovic, mi ha emozionato”.