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Stadio “Franco Scoglio”: un contenzioso politicamente sconnesso

Un fulmine a ciel sereno, dopo la disponibilità dello stadio concessa in occasione dell’iscrizione al Campionato di Serie D. Proprio quando si stava facendo il massimo sforzo per ridare un pizzico di dignità ad una piazza delusa dalle vicende calcistiche ed extra calcistiche, arriva con precisione svizzera il più che clamoroso spiffero di un dietrofront del Comune pronto a negare l’uso dello stadio per la prima gara del torneo di Serie D.

Ora, al di là, dell’ennesima ignobile figuraccia mediatica a cui verrebbe sottoposta Messina, la città intera (e non solo i tifosi) in caso dovesse saltare l’incontro casalingo con l’Athletic Palermo,(prima di campionato) non ci spieghiamo il perchè tutto questo avvenga solo ora che non c’è più sul ponte di comando la famiglia Sciotto o i “fantomatici” acquirenti dell’Aad Investment dimostratisi insolventi per molto tempo prima e che avevano innescato in passato un contenzioso fatto di compensazione delle spettanze affittuali con “presumibili” lavori  effettuati dagli stessi soggetti.

Un colpo di magia e l’amministrazione comunale a cui fa capo il sindaco Basile, corrente deluchiana che al suo interno rivela la presenza parlamentare regionale di un elemento della stessa famiglia Sciotto, si ricorda solo oggi di far punire lo smacco, pagare lo scotto negando l’utilizzo dello stadio a chi ha progettato di sostituire la vecchia proprietà insolvente.

Non c’è vergogna nel dimostrare la propria supremazia supponente.