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MESSINA. Le Pagelle di una prevista sconfitta

Un Messina ordinato ma ugualmente perdente quello visto a Crotone. Con Cinelli in panchina, considerate anche le tante assenze, non cambia il trend di mettere in campo una squadra con almeno quattro under, forse alla ricerca del minutaggio giovani, e lasciare in panchina elementi in teoria più esperti come Ferrini e Marino. Tante le assenze in squadra ma altrettante nel panorama dirigenziale.

Lewandowski: come è ormai prassi per lui a Messina, alterna interventi corretti a qualche errore che poteva costare caro. Voto 5

Berto: uno dei due giovani centrali chiamati in causa da Cinelli, tiene discretamente il campo fintanto che il Crotone non affondi, ma come il compagno di reparto soccombe spesso sui cross alti lasciando alcune chance ai colpi di testa degli avversari. Sul gol, poi, probabilmente si smarrisce e lascia l’inserimento nella zona centrale a Petriccione. Voto 5

Fofana: capitano di giornata, non riesce a distinguersi alternando lunghe fasi di assenza a brevi comparse. Voto 5

Grillo: svaria su tutto il fronte d’attacco ma, come gli capita ormai spesso, scompare col passar dei minuti. Voto 5

(12′ st Marino: qualitativamente potrebbe essere il miglior uomo di centrocampo, viene chiamato in causa quando il Crotone chiude il Messina alla ricerca del vantaggio. Uomo d’ordine ma non trova guizzi in avanti. Voto 5)

Iannone: parte bene con una pericolosa incursione in area avversaria ed impegna il portiere Dini. Ci mette voglia di fare ma alla lunga escono i suoi limiti. Voto 5

(25′ st Napoletano: tanta corsa e poco costrutto. Voto 5)

 Zuppel: il ragazzone, chiamato in causa da mister Cinelli, fa a sportellate, cerca il gol e quasi ci riesce nella ripresa. I limiti sono sempre quelli. Voto 5 

Konate: cerca di limitare i danni in un ruolo non suo. Dal suo lato imperversa Chiricò e son dolori. Forse in ritardo la diagonale nell’azione del gol. Voto 5

Filì: vale tutto quanto detto per il compagno di reparto Berto. Esce subito dopo lo svantaggio. Voto 5

 (25′ st Ferrini: il più esperto tra i difensori entra a giochi fatti. Tenta di imbastire qualche sortita con dei lanci lunghi verso Zuppel e quasi riesce a creare delle possibili opportunità. Voto 5,5)

Catania: sembra una caratteristica dei giovani partire bene e perdersi con il passare dei minuti. Sue le iniziative solitarie più interessanti nella prima parte, ma da solista eccede e vanifica le sue progressioni. Voto 5 

(25′ st Balde: dopo lo svantaggio il Messina mette in campo tutto il potenziale offensivo che, però, è pari ad un gol in 10 trasferte. Lui sparacchia un tiraccio per la curva che ne evidenzia il potenziale. Voto 4,5) 

Versienti: un esterno offensivo relegato a fare il terzino. Eppure dai suoi piedi nascono i traversoni più interessanti, come al solito non sfruttati. Voto 5,5 

Mallamo: certi giovani, come Mallamo, potrebbero andar bene in una squadra ben strutturata con un solido centrocampo. Nel Messina non è così. Voto 5 

(40′ st Ngombo: l’altro potenziale d’attacco, selezionato dopo un lungo periodo di prova dal duo Pitino-Auteri, si ritrova orfano dei suoi mentori. S.V.)

mister Cinelli: probabilmente è lui che riesce a dare un certo ordine alla squadra ma non mancano gli svarioni. Ancora molti giovani in campo. Voto 5