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Messina – Bari: Le pagelle. Si salvano solo Balde e Lewandowski

Lewandowski 6,5: E’ fondamentale la sua chiusura sulla prima disattenzione della propria difesa, impossibile fare qualcosa sul goal di Botta mentre era quasi riuscito nel miracolo sul goal di Paponi. In generale si disimpegna bene con i piedi tranne in una sola occasione ma rischiare fa parte di ciò che gli chiede Sullo.

Morelli 5,5: Guardando solo alla fase offensiva sarebbe sufficiente ad eccezione di un cross sballato mentre in fase difensiva soffre troppo D’Errico complice anche la mancanza di aiuto di Russo che lo porta sempre in 1vs1. Nel secondo tempo perde un sanguinosissimo pallone in uscita che lo costringe al giallo per evitare la ripartenza ospite.

Fantoni 5: L’errore madornale ad inizio partita poteva costare il goal se non fosse stato per Lewandowski ed è da matita rossa e resta condizionati per l’intero match. Si fa trovare sempre in ritardo ed è anche timido nei contrasti, quasi tutti persi.

Carillo 5,5: Meno timido del suo collega di reparto, alterna buone chiusure a sviste che per uno della sua esperienza non dovrebbero starci.

Sarzi Purtini 5,5: L’unica vera azione pericolosa nel primo tempo avviene sulla sua fascia e costringe Pucino al giallo. Nel secondo tempo spinge ma, che sia fuorigioco o meno nel secondo goal, non può stare un passo indietro rispetto alla linea degli altri difensori.

Russo 5: Non offre supporto in fase difensiva a Morelli ed in fase offensiva è sempre in ritardo, grave uno scontro fisico perso che da il via all’azione del vantaggio ospite. Nel secondo tempo tenta di accendersi ma la fotografia della sua partita è in quel pallone che lui stesso si trascina fuori dal campo. (Distefano s.v: Entra con la squadra già sotto per 2-0 a partita conclusa)

Fofana 5,5: Non è il solito mastino che siamo abituati a vedere ma ci prova anche se non riesce a reggere da solo il peso difensivo del centrocampo. L’eccessivo agonismo gli fa perdere lucidità spesso ed il giallo lo induce a tirare indietro la gamba. (Konate s.v: Anche per lui come per Distefano, 12 minuti più recupero quando però la gara era ormai conclusa)

Damian 6: Anche qui una somma fra fase offensiva e difensiva, in avanti tutte le azioni di attacco, anche se poche, partono dai suoi piedi mentre in fase difensiva non gli su può chiedere certo un agonismo che non fa parte del suo repertorio. Sale in cattedra con l’ingresso di Balde che gli offre profondità. (Marginean s.v: Stesso discorso fatto per gli altri, per lui ancora meno minutaggio ma quando la partita era ampiamente conclusa)

Catania 5,5: Troppo timido, cerca di saltare l’uomo ma poi si perde nell’ultima scelta. Da apprezzare la voglia ma manca la personalità ancora per il salto di qualità. (Fazzi 6,5: Entra al 52′ e si vede nettamente la maggior esperienza rispetto a Catania. Punta l’uomo e lo salta sempre, ottimi movimenti che lo portano per due volte al tiro, entrambe le conclusione sballate però se non altro è riuscito a concludere)

Milinkovic 6: Per lui poco più di un tempo e non gli si poteva chiedere di più. Quando ha la palla tra i piedi salta l’uomo ma serve tempo per vedere il miglior Milinkovic (Balde 6,5: Il migliore dei suoi, entra e cambia la partita con la sua velocità imbeccato anche al meglio da Damian con cui l’ asse è già collaudato. Una punizione conquistata ed un passaggio per Vukusic sono giocate che sarebbero potute valere il pareggio con un po’ più di fortuna.)

Vukusic 5: Fare peggio oggi era difficile, sbaglia senza palla nei movimenti finendo sempre in fuorigioco e anche nelle scelte mettendo in difficoltà i compagni come con Fofana nel primo tempo. Migliora con l’ingresso di Balde ma ha la palla del possibile pareggio e non la sfrutta a dovere peccando forse di lentezza.

Sullo 5: Nel primo tempo il Messina è apparso due categorie sotto, mai pericoloso e totalmente in balia dell’avversario. I campi fatti al 52′ dicono che forse la formazione iniziale era sbagliata. Il modulo è rimasto sempre lo stesso dal 1′ all’ultimo minuto, alle volte forse ci si aspetta anche un cambio in corsa quando la squadra subisce così tanto. A parziale attenuante i tanti infortuni anche se aver dichiarato in conferenza “Questi siamo” non lo esonerano dal cercare di tirar fuori qualcosa di più da questi uomini