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EDITORIALE – IL MESSINA APPRODA IN C. MERITO DI TANTI MA NON DI TUTTI

Sono trascorsi diversi anni da quando il Messina calcava il terreno di gioco tra i professionisti. La società non navigava in buone acque, ma non fu aiutata, anzi fu affossata con l’ arrivo di un sedicente mago portato da nocchieri senza cavalli e convinti di essere furbi. Tanto furbi da affondare tra i dilettanti.

Per diverse annate, malgrado gli sforzi profusi, il Messina, l’Acr, non riuscì a raggiungere il traguardo sperato. Ma l’esperienza insegna che dagli errori si può prendere spunto per migliorare. È proprio il caso del Messina, una squadra allestita per vincere e in grado di dettare legge in un campionato difficile e strano quale la serie D.

Alle tante parole di altri e dei loro sponsor sono sopraggiunti in casa messinese i fatti e senza ricevere aiuto alcuno. Una squadra, quella biancoscudata, che ha dovuto affrontare diverse insidie, ostacolata da alcuni che dovevano supportarla e che, invece, non era ben vista da diverse realtà cittadine.

Ebbene, il Messina ha vinto con l’umiltà dei forti, con la bravura dei migliori, con la ferocia del leone, con la calma di chi aspetta seduto in riva al fiume il nemico passare. L’Acr Messina ha trionfato e i meriti sono di chi ha costruito questa macchina perfetta. Il presidente Sciotto dopo gli errori dei campionati trascorsi ha finalmente voltato pagina, affidandosi a gente competente e in grado di raggiungere l’obiettivo stabilito. Pietro e Matteo Sciotto hanno saputo rimediare e si sono riscattati portando Messina nel mondo professionistico. A loro, volenti o nolenti, va indirizzato un meritato applauso.

Note positive anche per Carmine Del Regno, vicepresidente, fra gli autori principali del successo peloritano. Applausi al direttore generale Di Santo, sempre presente e persona competente Tra i principali artefici della promozione, Cocchino D’Eboli, esperto ed eccellente professionista che, con l’arguzia e la bravura di un direttore sportivo che in serie D era solo di passaggio, è stato abile a costruire un organico di prim’ordine. Le sue scelte, difatti, sono risultate decisive per l’agognata promozione. Aliperta, Foggia, Lomasto, Sabatino e la scelta azzeccatissima degli under, non hanno lasciato scampo agli agguerriti avversari. Tutta la rosa, comunque, è stata all’altezza della situazione e gli innesti in corsa di Caruso e Cunzi sono stati decisivi per una cavalcata vincente. Simone Addessi e Giovanni Lavrendi che sono rimasti insieme al gruppo, sino alla fine, con le loro stampelle per i gravi infortuni subiti.

Un allenatore, Raffaele Novelli, che, insieme al suo staff (Marco Ciardiello, Alessandro Russo ed Enrico Limone), ha costruito un gruppo vincente che ha espresso un gioco al di là della categoria.

I calciatori, un gruppo, unito, vincente, fatto da ragazzi che hanno dimostrato professionalità in un campionato lungo e che il rischio della pandemia non ha mai fermato.

Tanti hanno operato nell’ombra, pur essendo tasselli importanti per un traguardo difficile. Fra questi, il lavoro certosino del segretario Claudio Cammarata e quello dell’ufficio stampa con Paolo Crisafi ed Estefan Tirrito, il fotografo Paolo Furrer ed i ragazzi che li hanno supportati come Francesco Tirrito, Marco Nunnari…

Un plauso a Radio Night, radio ufficiale del sodalizio biancoscudato, capace di accompagnare con passione, sacrifici e bravura il cammino della squadra. Una radio con il Messina nel cuore, formata da ragazzi di grande capacità: lo speaker Francesco Costanzo, il video operatore Diego Antonacci…

La serietà, la passione e la competenza di Roberto Buttò e di Giovanni Cirino, Salvatore Mastroeli. Il lavoro mirato dei medici ed i fisioterapisti dell’Irccs “Bonino Puleo”, il massaggiatore Carmelo Cutroneo, ecc…

Bene anche il marketing di Universo Messina, a conferma che il lavoro e la passione paga. Una sorpresa piacevole che ha recato una ventata di entusiasmo, idee e inventiva.

Infine, ma non certo ultimi, i tifosi, splendidi e penalizzati dalle norme anti Covid. Sostenitori che non si sono mai arresi e che, in ogni modo hanno seguito la squadra del cuore sostenendola dalle colline, dai cancelli degli stadi, attraverso i media e incitandola senza mai risparmiarsi. Encomiabili e inarrivabili. Un patrimonio da non sperperare.

Tanti applausi, quasi per tutti, il carro del vincitore è partito, ma solo per quelli che ci hanno creduto. Sciottesi, campani, messinesi, non importa. Tutti insieme per una grande squadra: il Messina. Quello che conta!

Adesso non resta che attendere il prossimo campionato, con la speranza che anche la politica che conta, supporti una squadra che rappresenta una città in sfide che la vedranno impegnata con Palermo, Catania, Bari, Foggia, Catanzaro, Cosenza ecc… Il bello deve ancora venire…

Garofalo, Oggiano, Foggia, Vacca e Cascione
Il bomber Ciro Foggia (Foto Paolo Furrer)
Simm Turnat
Cretella, Oggiano, Arcidiacono e Vacca al Duomo (Foto Paolo Furrer)
Tutti al Franco Scoglio (Foto Paolo Furrer)
Vacca e Bollino (Foto Paolo Furrer)
Il magico Ali…perta (Foto Paolo Furrer)
Sergio Sabatino, gran gol contro il Città di S.Agata (Foto Paolo Furrer)
Paolo Lomasto (Foto Paolo Furrer)
Il presidente Pietro Sciotto (Foto Paolo Furrer)