È VERO! IL MESSINA È RETROCESSO…MA NON ABBIAMO CAPITO NIENTE
Il Messina è retrocesso. E fin qui ci siamo.
Elaborato questo triste verdetto però confessiamo di non aver capito come e perché.
I tanti motivi individuati con sicumera spesso discutibile da figure professionali e non, sui vari giornali web e cartacei e nelle varie trasmissioni “pallose” in TV o sui social ci hanno portato alla confusione, lentamente, giorno dopo giorno.
E ora ci ritroviamo ad aver capito che IL MESSINA È IN SERIE D (forse) e che l’imprenditore/presidente Sciotto non può che essere primo responsabile e campione di incompetenza calcistica in senso operativo, organizzativo e dichiaratamente indifendibile. Dei suoi “accompagnatori” non vale parlarne, per motivi di “decenza”.
Punto. Non abbiamo capito altro. Anzi pensavamo di aver capito tutto molto tempo prima ma gli imbonitori periodici ci trascinavano da altre parti, verso l’incomprensibile.
Ammirevoli questi imbonitori!
Alcuni per passione, altri in cerca di visibilità, altri ancora per un tozzo di pane o per pura esposizione si sono cimentati in difficili labirinti comunicativi millantando conoscenza del calcio e dei suoi interpreti. (Quasi discepoli della filosofia Sciottiana del “so tutto io ma non posso dire”.)
E sia chiaro che gli unici, oltre i tifosi, a non retrocedere, secondo noi, sono i commentatori dei social che con i loro post indicavano i chiodi da “scansare” per evitare infauste forature. E in tanti, con toni disperati cercavano di lanciare avvisi sinistri ai loro social-colleghi di fede per la squadra biancoscudata.
E cosa dire del tentativo di alcuni imprenditori sollecitati dal commovente gesto dello storico e appassionato Francesco Barbera, amministratore del famoso marchio “Caffè Barbera “, disposto a pagare 25.000 euro per la salvezza del Messina. Certo loro non riusciamo a pensarli e vederli “retrocessi”. Anzi.
Chi doveva, invece, dirigere le operazioni sviluppava provocatoriamente un percorso opposto ad ogni principio del calcio che sembra materia accessibile a tutti ma va trattata con competenza, trasparenza e amore.
Per quanto sopra detto anche noi interrompiamo qui le nostre considerazioni, provando a elaborare serene riflessioni per capire “quanto fin qui non capito”.
Ci proponiamo di rappresentare nelle prossime ore o giorni i nostri dubbi.