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CAOS IMPIANTI – Interrotta Amatori – Savio per “pioggia dentro al Pala Tracuzzi”

Ancora un problema che riguarda uno storico e bistrattato impianto di gioco come il Palazzetto “Tracuzzi” che va ad accendere nuovamente i riflettori sulla questione degli impianti sportivi. Ce ne siamo occupati a più riprese, sia quando ci fu la pubblica denuncia della società Akademia Sant’Anna di impossibilità di allenamenti causa infiltrazioni d’acqua, e sia con l’annuncio dell’assessore Gallo di interventi di riqualificazione. Ed è proprio a quest’ultima che vogliamo ricollegarci, all’intervento in cui l’assessore allo sport cittadino Francesco Gallo tuonava affermando che non erano stati riconosciuti i meriti dell’amministrazione. Ma di quali meriti si parla? A distanza di soli 3 mesi infatti dai problemi portati alla luce dalla società di pallavolo, sabato scorso si sono aggiunti quelli, identici, che hanno portato all’interruzione della partita di Basket tra Amatori e Savio di Serie C Silver. La decisione, presa dai direttori di gara, recita testualmente come motivo “infiltrazioni d’acqua dal tetto della struttura, rendendo pericoloso lo svolgimento della gara per gli atleti in campo.” In 3 mesi quindi, in attesa della recezione dei fondi del “Bando sport e periferie 2020”, nessuno ha pensato ad un intervento immediato di messa in sicurezza e di ripristino dell’impermeabilità di un palazzetto che ospite più di una società. Parliamo di interventi non strutturali ma di semplice ripristino dell’impermeabilità del tetto, un intervento che dovrebbe essere di ordinaria manutenzione e ad un costo non esorbitante ma cosa si pretende da un’amministrazione che negli anni non ha stanziato fondi per gli impianti sportivi? Come si legge nel comunicato, alle condizioni attuali l’impianto mette a rischio l’incolumità di chi svolge attività agonistica al suo interno e tuttavia anche all’esterno il palazzetto versa in pessime condizioni. Come documentato dalla foto in testa all’articolo, la parte di muro sovrastante la porta di accesso centrale è venuta giù. Un fatto allarmante che fortunatamente non ha avuto conseguenze ma, prima che ve ne possano esserci di serie e pesanti per qualche appassionato che si reca alle partite per piacere, o di qualche sportivo che lo fa per professione, urgono ripari. Fare sport agonistico in questa città è difficile, farlo a livelli alti quasi impossibile a causa dei costi elevati e degli scarsi ritorni, salvaguardiamo almeno l’attività di base e, forse, riusciremo a tirarci fuori dagli ultimi posti per “qualità della vita”.

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