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Basket Serie A2. Semifinale Orlandina-Bergamo gara 1. Sodini:” La difesa sarà la chiave vincente”.

Sodini presenta la semifinale contro Bergamo: «La difesa sarà una delle chiavi della
serie. Voglio che i tifosi ci diano una spinta in più»
Si è svolta questa mattina, presso la sala Stampa “Daniele Di Noto” del PalaSikeliArchivi,
la conferenza stampa di coach Marco Sodini in vista di Gara 1 della Semifinale Playoff
contro Bergamo. Palla a due prevista per sabato 25 maggio alle ore 21.00 al
PalaSikeliArchivi.
«Siamo rimaste in quattro, ma conta solo la prima. E’ la prima cosa che dico, perché è la
cosa a cui credo maggiormente. Sono stato equilibrato durante tutto l’anno e ho parlato di
progetto biennale, ma ora siamo in Semifinale. Siamo contenti di esserci, ma non
assolutamente appagati. Durante l’anno abbiamo capito di poter competere con tutti per
provare a salire e lo faremo con tutte le nostre energie. Affrontiamo Bergamo, non mi
soffermo a parlare di Sandro Dell’Agnello, sapete quanto lo stimi. Bergamo è una squadra
che merita grandissimo rispetto, hanno saputo affrontare le problematiche dell’infortunio
all’americano Taylor e uscirne benissimo.
Roderick è la stella assoluta, ma anche tutti gli altri ragazzi stanno dimostrando di
meritarsi quello che hanno conquistato sul campo. Sono una squadra di lottatori, ad
immagine e somiglianza dell’allenatore Taylor è vicino a rientrare ed è certamente un
giocatore che sposta gli equilibri e le modalità con cui Bergamo può giocare. In sua vece
Roderick ha giocato anche playmaker. Nelle ultime partite lo ha sostituito Zugno in
quintetto, insieme allo stesso Roderick e Sergio, Fattori e Benvenuti, tre grandi tiratori,
nelle posizioni di ala e centro.
Noi abbiamo perso qui contro di loro, in un periodo di formazione della nostra squadra.
Dalla panchina Bedini, Casella e Zucca, oltre al punto interrogativo su Taylor.
Hanno cambiato la loro modalità di gioco nel corso del tempo. Era una squadra che
correva, ma con l’assenza di Taylor le ultime partite sono state a punteggio basso. Se le
rotazioni sono corte bisogna anche centellinare le energie. La difesa del perimetro su tutti
questi grandi giocatori è una delle chiavi. Roderick è un giocatore di un’altra categoria
come Triche e quindi, non solo deve essere rispettato, ma deve essere trattato come
merita una della del nostro campionato.
La difesa è la chiave che ha cambiato la nostra stagione e anche oggi, dopo la serie
contro Biella, mi faccio forte del fatto che quanto abbiamo buona consistenza difensiva è
difficile giocare contro di noi. In attacco invece abbiamo necessità di giocare la nostra
pallacanestro sui 28 metri, provare a correre. Siamo tutti in riserva di energia fisica, ma
nessuno oggi può dirsi stanco anche se tutti sono esausti, perché le energie mentali
valgono molto di più di quelle fisiche in questo momento.
Abbiamo dovuto mentalizzare i ragazzi giovani, che obiettivamente nelle ultime partite
hanno fatto un po’ più di fatica, ma proprio loro saranno la chiave di questa serie perché
devono dare freschezza, energia e vitalità ad un gruppo che ha delle gerarchie chiare e
noi vogliamo farci forti di questo.
Il quadro che porto oggi è famosissimo: “L’Urlo” di Edvard Munch. Un quadro del 1893 che
mi piaceva portare prima della fine della stagione. Munch non stava bene, aveva avuto
problemi di carattere psichiatrico, questo urlo assordante che arriva e da cui il
protagonista viene assordato, che però viene percepito solo da lui mentre le persone
intorno continuano a camminare senza accorgersi di nulla.
Mi sono immaginato che il PalaSikeliArchivi gridasse, tutti insieme. 3000-3500 persone
che urlano e che noi che siamo loro amici, non ci accorgiamo di nulla se non della spinta
positiva data da quest’urlo. Mentre quelli che sono i nostri ospiti, con rispetto parlando,
abbiano lo stesso atteggiamento del protagonista del quadro.»