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BASKET C GOLD – Fortitudo beffata nel finale da Barcellona. Mercoledì gara 2

FORTITUDO MESSINA – OR.SA. BARCELLONA 82-83 (26-17/45-39/62-61)

Fortitudo Messina Di Nezza 10, Bellomo 20, Mollica 3, Ottoborgo, Magarinos 13, Molonia, Cavalieri 9, Iannicelli 4, Giannullo 9, Giovani, Terzi, Yeyap 14 Coach C. Cavalieri Ass. coach S. Marisi

Or. Sa. Barcellona Cardone, Golubovic 4, Fernandez Pena 15, Striuga, Duval 16, Todorovic 10, Costantino 3, Irato, Caroè 18, Cortina 8, Ciadini 9 Coach F. Biondo

L’appuntamento era di quelli da non perdere e le attese non state tradite. Gara avvincente, a tratti spettacolare, combattuta, corretta e giocata con il coltello fra i denti da entrambe le formazioni davanti ad una caldissima cornice di pubblico.

Gara decisa ad 1” e 9 decimi dalla sirena finale da un’incursione di Duval che ha mandato in visibilio i numerosi tifosi giunti da Barcellona al Pala Russello. Parte meglio la Fortitudo che tiene a debita distanza i ragazzi di coach Biondo fino al +14 (31-17) di inizio secondo quarto. I padroni di casa hanno però il torto di non riuscire a produrre l’allungo decisivo consentendo agli ospiti di restare in partita. Ed è così che all’intervallo lungo il distacco si riduce fino al 45-39. Terza e quarta frazione scorrono praticamente punto a punto

A 60” dalla sirena finale la Fortitudo sul 79-77 spreca un contropiede commettendo anche fallo in attacco favorendo il pareggio per i conseguenti liberi fischiati all’Or.Sa. Sul -1 poi a 10” e 6 decimi dalla fine Bellomo penetra nella difesa avversaria e mette il canestro del sorpasso (82-81). Sul successivo attacco poi Duval trova a meno di 2” dalla sirena il canestro del nuovo vantaggio ospite.

Sulla nuova rimessa in attacco per la Fortitudo Cavalieri prova il tiro della disperazione ma sbilanciato non trova la coordinazione giusta per un tiro pulito ed a far festa è l’Or. Sa. Si replicherà mercoledì 3 maggio al Pala Alberti di Barcellona alle 20.45. E sperando che la storia come spesso accade si ripeta, la Fortitudo proverà a ribaltare il fattore campo proprio come fece nel precedente play off promozione nel 2019 contro gli Svincolati Milazzo che consentì ai nero verdi di portare la serie a gara 3 e conquistare in casa l’accesso alla C Silver.

Le dichiarazioni di coach Cavalieri: “Siamo feriti ma non abbattuti, e tutti sanno che non c’è peggior cosa di trovarsi davanti un gruppo ferito. Merito al Barcellona ma noi abbiamo troppe cose su cui recriminare: contropiedi subiti da canestro realizzato, taglia fuori non effettuati, scivolamenti mancati ed a tutto questo metterei canestri troppi facili sbagliati e tiri senza senso provati. Sicuramente Barcellona è stata brava a giocare sulle nostre mancanze e distrazioni ma ora abbiamo troppo poco tempo per piangerci addosso e sicuramente sia io che la squadra, che la società vogliamo questo salto di categoria ed abbiamo ancora la possibilità di riportare gara 3 davanti al nostro bellissimo pubblico. Alcune volte la giovane età e l’inesperienza ti portano ad avere dei cali, ma questo a fine anno non può essere una scusa e diventare un limite.

Dobbiamo crescere rialzare la testa ed anche velocemente perché alla fine dei conti abbiamo fatto una discreta gara e siamo stati li perdendo di un punto alla fine e non vedo divario fra noi e loro. Vincerà la prima finale sicuramente chi avrà più voglia e chi avrà meno distrazioni difensive ma soprattutto chi sarà più squadra e più gruppo.
Oggi faremo riunione e se capiremo che l’umiltà ed il gioco di squadra devono essere messi al primo posto allora avremo un futuro roseo, viceversa faremo il gioco di Barcellona.
So che i miei ragazzi non stanno trascorrendo bene questa ultime ore ed è per questo che il mio pensiero va a loro perché insieme abbiamo lavorato duro per arrivare dove siamo, costruendo un gruppo ed una squadra. E proprio a loro voglio dire che è questo il momento giusto per assaporare questa sconfitta, metabolizzarla, farla propria e capire che possiamo essere giocatori migliori e che tutta questa delusione e questa sofferenza potranno diventare le armi principali per il raggiungimento dei nostri obiettivi e soprattutto per la loro crescita personale sia umana che da giocatori. Adesso è il momento di reagire. Ora è il momento di stare insieme e compattarsi credendo in quello che si fa. Ora è il momento per il quale i giocatori lavorano tanto tutto l’anno e con un po’ di cervello, cure e pazzia tutto è possibile. E voglio ancora una volta dire loro e che per me questo gruppo è speciale.”