Acr Messina: il coniglio dal cilindro o il “Nulla”
Potremmo essere alle battute finali per avere o no una squadra di calcio che rappresenti Messina almeno nel calcio semiprofessionistico.
Lunedì la decisione di Palazzo Piacentini potrebbe determinare l’abbandono dell’Acr Messina al suo destino, ma nulla è scontato in questa ennesima estate travagliata e deprimente per lo sport cittadino.
Certo è che ci si ritroverà ai titoli di coda.
In caso di parere negativo dei magistrati delegati, ci si dovrà inventare qualcosa di nuovo, di diverso (con l’aiuto economico finanziario, convincente la sezione fallimentare e la procura, da parte dell’attuale proprietà) che possa mettere in moto un veloce mercato che porti in riva allo stretto quei 15-20 giocatori, pronti alla battaglia a cominciare dalla gara di Coppa Italia sul campo del Lamezia. Oltre ad uno staff dirigenziale e tecnico che trovi subito le giuste misure e remi unitariamente alla ricerca di una insperata salvezza insieme ad un gruppo di giocatori capaci di imporre gioco e personalità.
Ancor di più se il parere espresso dal Tribunale di Messina dovesse aprire le porte all’agognato passaggio societario riportando nei tifosi la speranza di un possibile ed auspicabile futuro di vittorie che possano rapidamente annullare il divario con le avversarie dovuto alla pesante penalizzazione di -14p da scontare.
In caso contrario bisognerà prepararsi, sin da ora, sindaco, giunta, imprenditori per mettere le basi per ripartire in qualche modo nel prossimo torneo. Ne va anche il futuro di tanti giovani sportivi messinesi.