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Acr | Cosimo “Cocchino” D’Eboli: “A Messina per tornare a ruggire”

Cosimo D’Eboli, operatore di mercato, direttore sportivo, con trascorsi all’Ebolitana ed alla Paganese e varie società in serie C e in D, in questo momento veste i panni di consulente nel Messina del presidente Sciotto. Non è, comunque, un mistero che la società biancoscudata, nell’immediato futuro, affiderà  a D’Eboli il ruolo di direttore generale dell’area tecnica.

Lo abbiamo sentito e….

“ Il leone è ferito ma non è morto” è una di quelle massime per mettere in risalto chi risorge dalle ceneri dopo aver trascorso ingiustamente e, sottolineo, INGIUSTAMENTE, un periodo di naftalina dove, ha avuto modo di riflettere molto ma, non perdendo mai, il suo singolare aplomb. Grande conoscitore di calcio e soprattutto l’occhio clinico sui talenti, non si è perso d’animo ed ha atteso il suo momento per tornare in auge in una piazza importante come Messina.

Parliamo ovviamente di Cosimo “ Cocco” D’Eboli. Metti una lunga chiacchierata tra amici, tra una disamina del calcio di D e, inevitabilmente, un occhio alla Signora del Calcio di terza serie, la Paganese “ un’altra figlia di famiglia”. Ripartire dopo essere stato squalificato per un episodio di tentata combine di una gara di alcuni anni fa con il Martina dove lui, ha avuto la peggio, non denunciando subito la tentata combine di gente che, con il mondo del calcio, non ha nulla a che vedere. Assistito dal principe del foro sportivo, l’avvocato Eddy Chiacchio, è riuscito nelle sedi competenti a dimostrare la sua integrità morale e sportiva, dando prova di essere lontano da certe manfrine che, purtroppo, sporcano il gioco più bello del Mondo.

Ripartire non era facile ma, la sua grande competenza ha fatto si che, i dirigenti peloritani, affiancati dall’imprenditore salernitano Del Regno, hanno puntato su di lui, per la rinascita del calcio messinese. Impresa ardua e complessa ma, D’Eboli non si è scomposto ed ha messo a disposizione del tecnico Novelli, una vera e propria corazzata. Bollino, Addessi, Arcidiacono, Aliperta, Vacca, Lavrendi, l’ex Cremonese Cristiani e non ultimo l’attaccante Salvatore Manfellotti che due stagioni fa con l’Acireale dell’ex azzurrostellato Agatino Chiavaro, diesse degli acesi, firmò ben 15 reti. Calciatori che in C farebbero ancora la fortuna di molti allenatori e che, a D’Eboli, non hanno saputo dire di no. Per questo Del Regno e Sciotto che reggono il timone della società, hanno deciso di puntare sull’esperto dirigente per riportare i peloritani in C e rinverdire i fasti di quando, il prof. Scoglio, (a cui è intestato lo stadio di S.Filippo) in panchina, impartiva grande calcio alle blasonate del calcio di A.

Da due mesi in riva allo Stretto, D’Eboli sembra aver conquistato tutti con la sua grande simpatia, oltre che con la sua competenza calcistica. Società, squadra e soprattutto i tifosi, ne apprezzano il suo coinvolgimento emotivo durante le gare e lo hanno già eletto beniamino della torcida giallorossa. Grassadonia, tecnico esperto e navigato ex Paganese e Messina, ha dichiarato stima senza confine al diesse ebolitano, definendolo uno dei migliori, se non il migliore, con cui ha lavorato. Un’attestato di stima che mette in risalto le qualità umane e professionali dell’attuale diesse giallorosso. Non è immune la città di Pagani e la tifoseria azzurrostellata con le quali, D’Eboli sembra avere un legame inscindibile. Senza tralasciare i meriti dell’attuale diesse Guglielmo Accardi, a Pagani, Cocchino, come affettuosamente lo chiamano i paganesi, gode di stima incondizionata. Lontano dalla Paganese da qualche anno, più volte in passato, è stato accostato di nuovo ai colori azzurrostellati, non nascondendo mai, quello che è sempre stato uno dei motti più noti, ossia “a Pagani si piange due volte, quando si arriva e quando si parte”. “ Vero – ammette D’Eboli – sai benissimo il mio senso di appartenenza a questa maglia ma, il calcio si sa, riserva sorprese e, chissà che un giorno non possa ritornare al capezzale della Stella. Ho la Paganesità nel cuore e non credo di doverla dimostrare a qualcuno” .

Parole che mettono a nudo l’attaccamento alla camiseta dell’esperto e navigato diesse. Sia chiaro, non si auspica ad un cambio di rotta. A D’Eboli, l’augurio e l’auspicio che possa raccogliere i frutti di un grande lavoro in quel di Messina e scrivere un altro capitolo di storia sportiva anche in riva allo Stretto. Ad Maiora, Cocchino!!