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Xavier Jacobelli: “Juric? Grande chance per lui, ma serve protezione della società. Il calcio di Gasperini necessita tempo…” 

“…Fiorentina? Con Pioli riparte alla grande, su Palladino…”

Intervenuto in esclusiva ai microfoni della testata sportiva News.Superscommesse.it, il noto giornalista Xavier Jacobelli si è espresso su vari temi riguardanti il calcio italiano. Nel seguente estratto dell’intervista, le parole di Jacobelli sulla scelta di Juric da parte della dirigenza Percassi, sulla nuova avventura di Gasperini alla Roma e sul futuro della Viola nelle mani di Stefano Pioli.

La piazza di Bergamo è rimasta sorpresa, per usare un eufemismo, della scelta di Juric per il dopo Gasperini. Tatticamente tale decisione non fa una piega, ma la stagione fallimentare dell’allenatore croato, prima a Roma e poi in Premier League, preoccupa i tifosi dell’Atalanta. Lei come giudica tale operazione?

“Io credo che tutti gli allenatori abbiano delle stagioni negative. Lui ha fatto benissimo al Verona, che per poco non porta in Europa, e al Torino, nonostante appunto i mercati insufficienti granata. Quest’anno ha vissuto due mesi negativi catapultato a Roma e poi molto male anche con il Southampton, ma si trattava di una squadra già in crisi profonda.
Come ha detto giustamente lei è l’allievo prediletto di Gasperini, e da come sapranno difenderlo e consolidarlo capiremo, ancora una volta, la forza della società Atalanta. Non dimentichiamoci che la seconda gestione Percassi ha visto la squadra partire dalla Serie B, per poi raggiungere i risultati fantastici che tutti conosciamo. Hanno avuto il coraggio di ripartire da Gasperini, che veniva da esoneri al Genoa, all’Inter e al Palermo. L’Atalanta chiuderà il suo 10′ esercizio consecutivo in utile, vissuto con grandissime stagioni e risultati fantastici.
Ricordiamoci che Gasperini cominciò con 4 sconfitte nelle prime 5 partite e Percassi venne nello spogliatoio, alla vigilia della partita successiva col Napoli, a dire alla squadra che, se si vinceva o si perdeva, lui sarebbe rimasto comunque l’allenatore dell’Atalanta. Ora la società dovrà essere altrettanto forte con Juric, che è consapevole di avere un’enorme opportunità professionale e che la sua squadra ha già fatto due grandi acquisti: Scamacca Scalvini. Stiamo parlando di due nazionali”.
Chiosa, Xavier Jacobelli, proprio su Gasperini: può aprire a Roma lo stesso ciclo vincente avuto con l’Atalanta? E, soprattutto, i tifosi giallorossi avranno la stessa pazienza di quelli nerazzurri all’inizio del percorso (come ha anticipato lei, l’inizio della sua avventura alla Dea fu tutt’altro che semplice)?
“Il calcio di Gasperini, i suoi nove anni a Bergamo lo dimostrano, ha bisogno di tempo. Subito in precampionato e in avvio di stagione avrà la fortuna di poter usufruire dell’ombrello protettivo di Claudio Ranieri, che lo ha voluto a Roma e che sarà il suo garante.
Il pubblico di Roma è severo, ma si fida di Ranieri, che ha anche detto no alla Nazionale. (…) Come per Juric, ripeto, sarà importante la protezione della società“.
Le dimissioni di Palladino hanno spiazzato tutti alla Fiorentina, Commisso in primis che lo aveva confermato. Le chiedo se la motivazione sta nei cattivi rapporti con Pradè e come giudica l’operato del dirigente gigliato, in sella ormai da sei anni a Firenze?
“Non posso considerare negativamente il lavoro della Fiorentina, che ha chiuso sesta e che si è guadagnata la quarta qualificazione europea consecutiva, in una competizione che l’ha vista già due volte finalista. (…) Ovvio che andare in Champions o in Europa League sarebbe meglio, ma il percorso gigliato resta positivo.
Sul motivo delle dimissioni, Palladino Commisso ci diranno, se vorranno, come è andata veramente, considerando che la sera prima il presidente aveva definito Palladino come un figlio per lui.
Con Pioli, comunque, si potrà ripartire alla grande: conosce bene ambiente, tifoseria e città, ha gestito in maniera incredibile, positivamente parlando, la tragedia di Astori. E al Milan ha lavorato benissimo fino all’ultimo, basta guardare cosa hanno fatto i rossoneri, poi, senza di lui”.