Pantelleria (TP), 02 ottobre 2025. La seconda giornata del Giro Motociclistico di Sicilia è stata un mix di esperienze sensoriali made in Pantelleria. Scortati dalla polizia municipale, i centauri sono partiti di buon ora dal Resort Pantelleria alla volta delle alture dell’Acropoli di San Marco e Santa Teresa, l’antica Cossyra, un luogo estremamente evocativo, storicamente punto strategico per le rotte commerciali e per il controllo di tutta l’isola ed oggi custode della sua memoria. Dopo la sosta culturale, le 23 splendide moto d’epoca ed i rispettivi equipaggi a seguito, hanno sfilato nel centro storico di Pantelleria, per poi disporre, sempre supportate dalla polizia municipale e dal suo comandante Rosario di Bartolo, le moto in piazza Cavour. Mentre i partecipanti si godevano da turisti il capoluogo pantesco, le moto hanno fatto bella mostra di sé per tutta la mattinata, ammirate e fotografate da panteschi e turisti.
Partenza giorno 2
Dopo pranzo, breve trasferimento in direzione Scauri per la prima tappa dell’agritour motociclistico: un percorso enogastronomicopensato ed organizzato per far scoprire ai partecipanti le sue eccellenze, ovviamente su due ruote. Si parte, dunque, dall’azienda vinicola “Dietro l’Isola“, azienda produttrice di un eccellente Passito di Pantelleria che segue ancora rigorosamente il metodo tradizionale, un autentico prodotto di nicchia sia per numeri, che per la straordinaria qualità ed unicità che vanta. La seconda tappa del tour è stata alla Cooperativa Produttori Capperi Pantelleria, per scoprire metodi di raccolta e lavorazione che si tramandano da generazioni, garantendo al Cappero di Pantelleria il marchio I.G.P. Conclusione, infine, con i sapori intensi dell’Azienda Bonomo, che hanno omaggiato gli equipaggi con una degustazione dei loro prodotti tipici, rigorosamente a km 0.
Briefing con il comandante Di Bartolo
Rientrati in hotel per la cena, ultimo, prestigioso appuntamento culturale della giornata. Il dottor Piero Laverda, che ha seguito il Giro sin da Trapani, si è messo a disposizione dei suoi compagni e degli ospiti della struttura raccontando l’incredibile genesi dell’ancor più incredibile motore 6 cilindri Laverda, progettato in stretta collaborazione con il geniale Alfieri Maserati e che equipaggiò sul finire degli anni ’70 “la moto più veloce del mondo” Laverda 1000 V6
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