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MESSINA – Il Ds Pitino: “Recuperare la stima perduta”

Marcello Pitino, siciliano di Modica, ex calciatore e ora direttore sportivo di buona esperienza, è stato individuato dall’Acr Messina del presidente Sciotto come l’uomo della riorganizzazione tecnica di una squadra che nel campionato di serie C/C in corso sta facendo fatica a trovare la strada della tranquillità, fino a dover navigare nella zona di bassa classifica.

Lo abbiamo raggiunto ai nostri microfoni, dopo i primi giorni di lavoro con la sua nuova società ed alla luce dell’ottimo mercato concluso con ben 8 giocatori acquistati nell’ultimo giorno utile, conditi dalla ciliegina sulla torta rappresentata dal bomber Piovaccari.

Lei è arrivato in corsa per risollevare le sorti di una squadra che vive una stagione difficile.

La squadra dal punto di vista psicologico era a terra -dice Pitino- c’era e c’è da ricostruire soprattutto la condizione mentale dei ragazzi. Da lì, l’obiettivo è quello di ridare il giusto entusiasmo e cercare di fargli tirare fuori le potenzialità che possiedono. Non è una squadra qualitativamente da terz’ultimo posto in classifica ma oltre allo spessore tecnico serve anche quello morale e mentale che, nel momento in cui sei coinvolto in un progetto, ti consenta  di mettere quel qualcosa in più, specie se ti trovi in precarie situazioni di classifica. Le qualità tecniche e fisiche non bastano per raggiungere determinati traguardi“.

Una squadra che esce dal mercato molto rivoluzionata, 10 acquisti tra cui tanti over

Era una squadra molto giovane -precisa il Ds- avevamo bisogno di mettere esperienza in campo ma soprattutto nello spogliatoio, trovare, cioè, quei profili abituati a lottare e in grado di trasmettere questa caratteristica anche agli altri. Essendoci poi anche molti stranieri, c’era il bisogno di coinvolgerli soprattutto per far conoscere loro la caratura della piazza e della società per cui giocano, Messina è una piazza molto importante.

Un giocatore che ha risposto a queste caratteristiche è sicuramente il messinese Giuseppe Rizzo

Peppe è stata la mia prima scelta e la più importante. Lui è un giocatore caratterialmente molto forte, è un messinese e viene fuori proprio dal contesto della tifoseria.  È fondamentale, afferma Pitino,  per far capire l’importanza che riveste per Messina tenere la categoria. Può e sarà un punto di riferimento sia nello spogliatoio che nell’ambiente in generale ma anche per la società

Altro colpo del mercato, arrivato dopo il gong, è senza dubbio Federico Piovaccari

E’ un giocatore di grande esperienza ma ha una condizione fisica davvero sorprendente e mentalmente ha grande voglia di combattere. Volevamo prenderlo prima ma all’inizio  la situazione non era così semplice. Alla fine del mercato, avendo saputo della sua rescissione con la Paganese l’ho subito contattato ed in nottata abbiamo completato il colpo. Ha accettato con grande entusiasmo la proposta, soprattutto per il blasone della piazza ma anche per la voglia e la fame, che ancora possiede, di lottare per raggiungere insieme a noi l’obiettivo“.

Adesso quali sono gli obiettivi del Messina sia nel breve che nel lungo periodo

Nell’immediato l’obiettivo è raggiungere la salvezza e tirarci fuori presto da questa mischia dei playout. Vogliamo dare serenità allo spogliatoio e a tutto l’ambiente. Non so e non voglio parlare del recente passato, ma è certo  che lo spogliatoio aveva problemi di autostima e tranquillità che incidevano sul rendimento dei ragazzi notevolmente. Per quel che riguarda il futuro, sarà la società a deciderlo, il mio dovere in questi 3 mesi è quello di blindare il gruppo dall’extra campo per raggiungere il prima possibile la salvezza.”

Un pareggio nel derby che ha generato molto entusiasmo, anche nel presidente Sciotto. Può essere uno di quei momenti che da la carica per ripartire?

“Era importante per noi fare la prestazione, avevo visto la partita a Francavilla da spettatore, non avendo ancora firmato, ed ho visto una squadra disarmante. Credo che con quello spirito e con quella tensione, non sarebbe stata una squadra in grado di salvarsi. Abbiamo lavorato sulla testa dei ragazzi per portarli piano piano ad una maggiore consapevolezza. La partita di domenica, nonostante siamo andati in svantaggio con un tiro rocambolesco, ha mostrato nel secondo tempo una grossa reazione e forse, se avessimo avuto qualche arma in più, avremmo anche potuto vincerla. Con il Palermo era fondamentale fare la prestazione, nonostante fossimo anche lì in condizioni di emergenza con ragazzi arrivati da poco. L’allenatore è stato molto bravo. Nel primo tempo non siamo stati remissivi, serviva solo tempo ai ragazzi per adattarsi a determinati ruoli e per questo facevamo fatica ad alzarci. Loro sono stati bravi ad attaccarci alti e a non farci rifiatare mettendoci in difficoltà fisicamente. Nel secondo tempo il mister è stato perfetto nei cambi che sono risultati decisivi e per me è stata, nel complesso, la migliore partita che abbia visto del Messina. Con queste basi e questo carattere, la strada per salvarsi sarà meno dura, certo non possiamo pretendere di fare punti con compagini che hanno altri obiettivi e fatto altri investimenti rispetto ai nostri ma dobbiamo dimostrare di non essere da meno, soprattutto con chi è al nostro livello per la corsa salvezza”.

C’è da aspettarsi  altri movimenti in uscita vista anche la lunghezza della rosa?

La rosa è questa, la lista in questo momento è stata fatta -rivela il direttore-escludendo Fusco e Distefano ma vedremo in futuro se, con le possibilità di cambi in lista, se i due ragazzi potranno tornare utili. Avevamo cercato delle soluzioni per loro anche in Serie D ma hanno preferito restare a Messina, rispettiamo le loro scelte e faranno parte del gruppo anche se fuori lista.”

Un ultimo messaggio alla tifoseria

Il pubblico è fondamentale, ci sono partite in cui è determinante. Noi abbiamo bisogno di loro non possiamo negarlo, il pubblico a Messina ha sofferto tanto negli ultimi anni e credo che non ci sia tifoseria, in  Italia, che abbia sofferto come quella messinese a causa di società non molto stabili. In questo momento Messina è nei professionisti, una categoria importante e sarà fondamentale rimanerci nel momento in cui ci sarà la riforma dei campionati. Questo è il momento di stringersi tutti attorno alla squadra per remare tutti insieme, dopo ci sarà tempo per fare le giuste rimostranze. Al momento è fondamentale riavere soprattutto quella parte di tifo che soffre e vive  di calcio. Ci è dispiaciuto non averli con noi a Palermo, nel primo tempo avrebbero sofferto ma nel secondo  avrebbero gioito con noi soprattutto nel vedere la grinta di questi ragazzi. Nessuno ci credeva. Con un po’ più di fortuna avremmo anche potuto ottenere i tre punti. Posso dire che abbiamo ritrovato una squadra che può far divertire i nostri tifosi. Non servono frasi di circostanza, conclude il dirigente, i tifosi sanno benissimo quanto abbiamo bisogno di loro“.