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Martilotti e la sua scommessa: “In Akademia per rimettermi in gioco. Lavoriamo con l’obiettivo di crescere”

 

Dopo tre settimane in riva allo Stretto è tempo di primi bilanci per Valentina Martilotti, uno dei nuovi top player di Akademia Sant’Anna. Per la schiacciatrice calabrese, reduce da tante stagioni consecutive con la maglia di Cerignola, certamente un cambiamento importante che, però, è stato determinato da tanti stimoli positivi. “Vengo da sette anni nella stessa società quindi cambiare, soprattutto a quest’età, non è facile ma diventa uno stimolo in più – queste le impressioni della Martilotti – La prima cosa che mi è venuta in mente è stata quella di mettermi in gioco. Il club messinese è sempre stato descritto come una grande società e già nei primi quindici giorni mi sto rendendo conto che è la verità. Quindi oltre agli stimoli personali c’è stata anche la voglia di entrare nel progetto Akademia”.

Tra palestra, rifiniture in piscina ed allenamenti al Palazzetto sono state settimane intense, segnate sin da subito una giusta mentalità da parte del gruppo, determinato e concentrato sull’obiettivo quando mancano ancora oltre 40 giorni all’inizio del torneo. Un fattore importante per chi vuole pensare in grande, come sottolinea la schiacciatrice di Akademia: “Il Mister ha scelto le giocatrici sulla base di determinate caratteristiche, mentali, fisiche ed anche sulla base dell’esperienza, con uno scopo fisso: lavorare bene e tanto con in mente l’obiettivo di crescere. Quindi dal primo giorno e penso fino all’ultimo lavoreremo sempre per questo”.

Classe 1988, la Martilotti è una delle veterane del gruppo, seconda solo ad Ambra Composto. Un fattore influente in termini di esperienza da trasferire alla squadra, senza tralasciare la voglia di crescere imparando sempre qualcosa di nuovo. “Sono la seconda più grande ma penso che anche a 50 anni si possa sempre imparare – cosi conclude Valentina Martilotti – Quindi intanto mi metto in gioco per cercare di imparare cose nuove e non è detto che io possa dare soltanto alle più piccole ma anche loro possono dare qualcosa a noi. Di sicuro la cosa che mi caratterizza di più sono la grinta e l’agonismo che metto in campo: spero che proprio questo possa trasmettere alle più giovani”.