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PROTAGONISTI. Raciti: “Nel mio Messina gioca chi merita. Sabato un’altra finale”

Il tecnico del Messina Ezio Raciti si presenta ai microfoni nel post partita con qualche minuto di ritardo per festeggiare con i suoi ragazzi la terza vittoria consecutiva…

“I ragazzi hanno fatto una partita importante. Sapevamo che loro l’avrebbero messa sull’agonismo e che davanti hanno giocatori importanti, sapevamo che all’inizio dovevamo ribattere colpo sul colpo sotto l’aspetto fisico e poi sarebbe uscita la qualità maggiore. Ed è per questo loro agonismo iniziale che ho preferito mettere in campo Konate che ci ha dato quella fisicità che ci serviva, mentre, poi,  quando loro hanno abbassato il ritmo, cambiando gli esterni e  inserendo Marginean in mezzo al campo abbiamo dato la spinta necessaria per poter fare risultato pieno. Questa è una squadra che si allena bene che non si risparmia, anche Lorenzo (Marginean ndr) sapevo che poteva avere un’ottimo passo per venti, venticinque minuti e nel momento in cui si sono creati spazi in mezzo al campo la partita è andata per come l’avevamo preparata.”

Nelle ultime settimane qualcosa sembra essere cambiata…

“Devo dire che anche quando si mugugnava per certi pareggi in casa, era un periodo di crescita, era il momento in cui non si doveva perdere, lo sapevo che i ragazzi sarebbero venuti fuori. A Busatto, prima della partita, gli ho detto che in questa squadra si va avanti per meritocrazia, la partita scorsa si è dato da fare tanto e l’ho messo in campo per questo. Chi merita gioca a prescindere dall’età e dal nome. Fino a quando si mantiene questa linea paga il rapporto con i ragazzi. Ha fatto un gran bel gol, ha fintato, ha aspettato che si creasse lo spazio per il gol ed anche prima aveva sfiorato la rete col colpo di testa, ma dobbiamo vedere quanto sarà importante nella fase di non possesso, anche prima veniva a sacrificarsi in mezzo al campo, sta crescendo, ed è un’arma in più per questo Messina.”

Prima si segnava poco e si subivano tanti gol, adesso la tendenza è stata invertita. Quale è la chiave vincente?

“Non c’è nessuna chiave vincente, nelle undici partite sono più i gol fatti che quelli presi, è la terza partita che non prendiamo gol, perchè per me nella partita precedente l’episodio non lo conto come gol così il rigore di oggi. La difesa ha fatto bene hanno fatto bene i centrali, per gli esterni di difesa, devo dire che sono soddisfatto perchè in mezzo al campo abbiamo creato una diga, Damian ha dato equilibrio, verticalizzava, faceva il filtro, ha fatto quello che gli avevo chiesto. Non mi sento di poter dire che c’è stato qualcuno al di sotto delle aspettative. I meriti sono dei ragazzi che vanno in campo. Io posso dare dei suggerimenti ma i protagonisti sono loro. Da quando sono entrato gli ho detto di avere due fasi: di essere cattivi quando non abbiamo la palla noi, di giocare quando abbiamo noi la palla ed è questo che stanno facendo, sono contento per questo.”

Sabato un’altra finale…

“Se non facciamo una finale anche sabato prossimo rischiamo di perdere quanto fatto, dobbiamo essere determinati, cercare continuità, poi i risultati vengono determinati da episodi ma noi metteremo in campo tutto quello che abbiamo.”

Alcuni giocatori che erano qui da agosto, solo oggi stanno rendendo a certi livelli. Serviva qualcuno che li motivasse?

“E’ normale che i ragazzi vanno aiutati nei momenti di difficoltà, è semplice quando le cose vanno male puntare il dito. Hanno bisogno di essere aiutati, adesso hanno fatto gruppo ed i grandi danno consigli anche quando non ci sono. Oggi, erano tutti li a telefonare, chiamavano in continuazione per incoraggiarli, per fargli sentire che siamo tutto un gruppo.”

Spera che anche con la Juve Stabia si continui così?

“Vorrei giocare con la Juve Stabia come  nell’ultimo periodo con una squadra che si diverte e fa risultato. Vi rendete conto che abbiamo fatto 9 punti in tre partite ed ancora non siamo riusciti a tirarci fuori dalla griglia dei play out.?”