ACR MESSINA – Salvare il salvabile. Peditto dal sindaco, pronta la fideiussione per l’anno prossimo
La salvezza dell’ACR Messina al termine di questa stagione sportiva non passa solo dai piedi di Luciani e compagni. I ragazzi si stanno impegnando al massimo dimostrando una professionalità e dignità encomiabile. Il mancato pagamento degli ultimi stipendi avrebbe potuto abbattere un gruppo già in crisi dal punto di vista sportivo. Dopo i play-out raggiunti, con l’obiettivo di portare a casa il mantenimento della categoria sul campo, qualcosa si muove anche fuori.
L’imprenditore Giuseppe Peditto, messinese attivo nel settore dell’edilizia e presidente in passato del Milazzo, oggi ha incontrato al comune il sindaco Basile, in compagnia del suo commercialista Pietro Gugliotta. Durante questo incontro, Peditto ha manifestato la volontà di acquisire le quote di maggioranza del club e, concordando col il primo cittadino, si è attivato anche in via ufficiale su tal fronte inviando una pec di “manifestazione di interesse” (già consegnata) con richiesta di una Due Diligence in virtu’ del possibile acquisto della maggioranza delle quote all’indirizzo del club.
In vista della prossima stagione, il potenziale acquirente ha mostrato delle garanzie riguardanti la fideiussione da presentare per iscriversi al prossimo campionato, per un’ammontare di 700 mila euro, ben superiore ai 350 mila di quest’anno presentati dall’ex presidente Pietro Sciotto.
Adesso la “palla” passa all’attuale proprietà, con Alaimo che sembra aver già saltato un incontro fissato con Peditto nei giorni passati.
Lo scenario che si prospetta dall’attuale situazione può essere ipotizzato cosi:
1 – non pagati stipendi, iscrizione e quant’altro con conseguente futura radiazione
2 – passaggio di quote e la speranza di salvare titolo e Serie C con i play-out.
Insomma, l’unica possibile via d’uscita sembra questa, con la speranza che possa essere percorribile a breve giro, per cercare di dare maggiore tranquillità ai calciatori in vista della doppia “finale” col Foggia.
