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Up&Down – Chi sale e chi scende in Messina – Avellino

Chi sale e chi scende nella sfida tra Messina ed Avellino, la prima gara da tre punti per gli uomini di mister Giacomo Modica.

Up – Modica e Fumagalli

Menzione sicuramente per il tecnico del Messina Giacomo Modica, che alla vigilia aveva messo in guardia i suoi ragazzi sulle modalità con cui affrontare questa partita. Tolta la prima mezz’ora, un Messina perfetto che ha giocato sulle ripartenze, accorto dietro e cinico davanti. Con Firenze tornato nel ruolo che aveva incantato a Cerignola, Ortisi ottimo tatticamente in fase difensiva ed Emmausso e Plescia liberi di svariare. Che sia 4-3-3, 4-4-2 o 3-5-2 il Messina di Giacomo Modica ha una identità chiara e precisa.

Non poteva che esserci una menzione obbligatoria per il migliore in campo, è bastata mezza critica velata per far scattare la molla dell’orgoglio e delle paratone a cui ci ha ormai abituati. La prima, più ordinaria per gli standard straordinari a cui viaggia il numero uno giallorosso, sulla seconda davvero superlativo per posizione e reazione, una parata da tre punti più che mai in questo momento.

Down – Ragusa e Polito 

Rientrato oggi dal primo minuto, non poteva ovviamente essere al meglio fisicamente e si vede. Ci mette però la grinta di chi ha sangue messinese scorrere nelle vene e si vede, questo lo salva da una insufficienza che altrimenti, per quanto visto in campo, avrebbe potuto starci ma il cuore lo riporterà fra i protagonisti.

Ingenua invece l’espulsione di Polito, sebbene si sia capito poco a riguardo, il giovane terzino del Messina era già stato “avvisato” dal giudice di gara con un giallo appena un minuto prima. Entrando dalla panchina, non vivendo la partita dall’inizio, è obbligatorio portare la lucidità giusta per non commettere delle ingenuità che costano l’ inferiorità di squadra e una squalifica

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