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Messina…Ehi tu! Ridammi la “Passione”

 

Saranno i risultati a dire se il nuovo Messina è migliore rispetto a quello che aveva vinto con merito il campionato di serie D.
La squadra è ancora incompleta e lo ha dimostrato nella trasferta di Pagani, partita che si poteva vincere con a disposizione un organico completo.
Tuttavia, siamo soltanto all’inizio della corsa e la squadra è completamente nuova. Ci vorrà tempo per trovare il giusto amalgama e l’equilibrio richiesto fra i reparti.
Tempo che forse poteva essere ridotto se si fossero confermati parte degli elementi dello scorso anno che avevano permesso al Messina di tornare fra i professionisti. Ma le scelte vanno rispettate, il presidente Sciotto ha voluto cambiare tutto picconando anche la vincente struttura dirigenziale.
Ai posteri l’ardua sentenza.
Intanto, la seconda giornata è alle porte e la diatriba fra società e Comune non si è spenta.
In un’intervista degli anni d’oro del Messina di Salvatore Massimino, il professore Franco Scoglio disse che: “per raggiungere i massimi risultati bisogna che tutto viri per la stessa direzione e che società, squadra, città e tifosi formino un unico blocco “.
Bisognerà continuare a cercare il bandolo di una matassa a lungo rimasta intrecciata.
Per tornare ad essere il Messina bisogna rispolverare la passione, quella che entrava nella case dei messinesi con i colori giallorossi durante tutto l’arco della settimana.
La nuova generazione aspetta solo un segnale, perché i padri hanno raccontato della loro squadra, dei gol di Schillaci, del colpo di testa di Doni, di capitan Romano, del rigore di Sullo, del cucchiaio di Zampagna, deimissili” di Parisi.
È vero, il calcio è cambiato, ma la gente non dimenticherà mai chi l’ha fatta sorridere, emozionare e piangere.
Presidente Aliotta docet.

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