MESSINA, 10 SETT – Si è concluso il progetto ‘Sensi in movimento – Messina’, il bando ‘Gesti per crescere’ promosso e finanziato dall’ IRIFOR (Formazione ricerca e riabilitazione per la disabilità) e organizzato a Messina dall’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, che ha coinvolto bambini e ragazzi non vedenti e ipovedenti.
Le attività ludico, educative e sociali si sono svolte presso il Parco avventura dei Peloritani (Messina) e in barca a vela, grazie alla preziosa collaborazione con la Lega Navale Italiana di Messina presieduta dall’avvocato Alessandro Billè.
Soddisfatto dell’iniziativa il presidente dell’Uici messinese, Costantino Mollica, che ha partecipato alle giornate e che ringrazia la Lega navale di Messina, in tutte le sue componenti e gli istruttori, i quali con pazienza e professionalità hanno affiancato i ragazzi durante le attività, sia tra i boschi che in mare. I piccoli avventurieri sono stati felicissimi di prendere parte al progetto ed entusiasti di vivere tutti insieme esperienze nuove e mai provate prima. Soddisfatti i genitori, che considerano l’iniziativa una grande occasione di crescita, condivisione, fiducia nel futuro e acquisizione di maggiore indipendenza per i loro figli.
Una bella esperienza sul piano umano che arricchisce, sostenuta con entusiasmo dal presidente della Lega navale di Messina, Alessandro Billè e da tutti gli operatori e istruttori: “Siamo da sempre vicini al terzo settore e organizziamo noi stessi spesso delle attività”, afferma Billè. “La collaborazione con l’Uici provinciale – aggiunge – è stata davvero proficua e ci siamo resi da subito disponibili. Consentire a persone con disabilità di navigare a vela – spiega il presidente
della Lega navale di Messina – di vivere un’esperienza così sullo Stretto di Messina non è solo formativa, ma intensa anche sul piano emozionale. È stato, inoltre, così possibile consolidare ancora di più i rapporti tra le nostre associazioni”.
“L’esperienza in barca – osserva Alessandro Billè – ha donato ai ragazzi capacità di assimilare confidenza con l’ambiente marino e gli spazi dell’imbarcazione, utili per le loro esigenze di maggiore autonomia. Puntiamo a programmare ancora esperienze così e sono sicuro che incontreremo, ancora, la collaborazione con l’Unione italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti nei prossimi mesi. Sarebbe interessante proseguire anche con attività di barca d’altura, grazie a una nostra barca ‘della legalità’ che è stata confiscata a un gruppo di scafisti”.
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