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Motori. La Formula 1 perde uno dei suoi campioni più grandi: Niki Lauda

Addio all’uomo “calcolatore”, tre volte campione del mondo e al 2012 presidente non esecutivo della scuderia Mercedes AMG F1. La Formuna Uno piange Niki Lauda, deceduto mentre era in cura in una clinica svizzera all’età di 70 anni.

I suoi risultati unici come atleta e imprenditore sono e rimarranno indimenticabili, come il suo instancabile entusiasmo per l’azione, la sua schiettezza e il suo coraggio ribattezzato da molti il “calcolatore” perchè capace di giostrare il vantaggio sui diretti rivali e riconoscere i pregi e difetti della vettura, nella sua professione di pilota Niki Lauda ha conquistato 3 titoli Mondiali. Due con la Ferrari e uno con la McLaren.

Nell sua carriera Lauda ha disputato 171 Gran Premi: ne ha vinti 25 e ha segnato 24 pole position e altrettanti giri veloci. Nel 1976 ebbe un incidente che lo lasciò sfigurato. Indimenticabile quel Gran premio del Giappone dove il pilota austriaco, sotto l’acqua battente e le ferite ancora aperte per l’incendio al Nurburing, abbandonò la corsa consegnando il mondiale ad Hunt.

Quel giorno Niki preferì vivere e nessuno può dire che senza l’incidente del primo agosto il pilota austriaco avrebbe reagito in maniera diversa. Ma nessuno può neppure affermare che restando in pista quel giorno, Niki sarebbe poi diventato quel che è diventato. Così è andata la storia, così ricorderemo Lauda.

Ansa.it

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