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MONDIALE KICKBOXING – Germana Bonanno Conti conquista Abu Dhabi “Dedico la vittoria alle persone che mi vogliono bene”

Trionfo storico per l’atleta catanese Germana Bonanno Conti, classe 1996, che ad Abu Dhabi ha conquistato il titolo di Campionessa del Mondo ai Campionati Mondiali WAKO 2025, l’edizione più partecipata della storia, con oltre 2.000 atleti provenienti da 83 nazioni. Punta di diamante dell’Associazione Polisportiva Dilettantistica Prestige Sport, Bonanno Conti ha rappresentato l’Italia nella categoria 65 kg, indossando la maglia azzurra con determinazione e competenza. Il successo dell’atleta contribuisce, inoltre, allo storico risultato ottenuto dalla Nazionale Italiana Federkombat, che per la prima volta ha raggiunto il primo posto assoluto nel medagliere mondiale.

Di seguito l’intervista integrale rilasciata alla redazione

 

  Germana Bonanno Conti quando inizia a praticare arti marziali?

Ho iniziato a praticare kickboxing, uno sport da combattimento, all’età di 12 anni”

Prima della kickboxing ha praticato altro e perchè poi ha scelto proprio la kick?

Da piccolina ho praticato nuoto e un corso fitness in palestra per qualche mese. Ad un certo punto, assistendo agli allenamenti di mio fratello gemello (ha iniziato a fare kickboxing qualche mese prima di me), ho detto a mia madre “Mamma, io voglio provare a fare questo sport, i balletti in palestra mi annoiano”. E così, dopo aver convinto i miei genitori, è iniziata questa avventura”.

Cosa rappresenta per lei la Kick? Pro e contro di questa disciplina

La kickboxing è uno sport meraviglioso, ti forma a 360° e ti aiuta a gestire la forma fisica e mentale. Pur essendo uno sport individuale, facente comunque parte di un team, di una squadra, condividi tanti bei momenti con le persone con cui ti alleni e gareggi. Se ci sono contro non li conosco”.

Cosa significa disciplina nel vostro settore?

Disciplina significa costanza, significa allenamento, sudore e rispetto per te, per chi ti allena e per gli avversari”.

E’ un percorso facile o impegnativo quello del vestire la maglia azzurra?

Non è un percorso semplice, anzi, richiede molto impegno. Per arrivare a vestire la maglia azzurra si devono superare varie gare di qualificazione a livello regionale e Nazionale, oltre che essere “valutati” dai Tecnici Nazionali a cui spetta la decisione finale di ammissione nella squadra azzurra. Non è per tutti”.

Quanto è importante prima delle gare la gestione dello stress? Lo stato mentale prima e durante le competizioni può stravolgere l’andamento di una gara. Nella mia personale esperienza ho imparato che la gestione dello stress tramite meditazione, respirazione e visualizzazione fa davvero la differenza”.

Rispetto ad altre competizioni come si affronta un Mondiale?

Un mondiale è la gara più importante in assoluto, svolgendosi ogni 2 anni, nel nostro sport, ti prepari per questo evento già dall’anno precedente. Gareggi con fortissimi atleti provenienti da tutto il mondo e non puoi lasciare nulla al caso. Per questo motivo ho curato la mia preparazione dal punto di vista tecnico, fisico e tattico con il mio Maestro Salvo Scuderi e il mio preparatore fisico Davide Scuderi. Per quanto riguarda l’aspetto nutrizionale, essendo una Biologa Nutrizionista, ho curato personalmente la mia alimentazione per arrivare nella migliore forma fisica a questo appuntamento”.

Come si sentiva prima di ogni gara? 

Mi sentivo tesa al punto giusto ma sicura di me e dei miei mezzi. Naturalmente avevo delle persone dietro che mi hanno aiutato molto nella gestione della gara. Anche qui sono stati fondamentali il mio Maestro, il mio preparatore e Marco, mio marito (che mi ha accompagnato nella trasferta ad Abu Dhabi) che mi hanno sostenuta, incoraggiata e consigliata nei giorni e nei momenti precedenti ai match. Anche far parte di una squadra composta da ragazzi fantastici, pronti a fare un tifo sfegatato e a sostenerti, ha contribuito a rendere tutte le emozioni più gestibili”.

Cosa si pensa quando si è sul giardino più alto del podio? A chi dedica questa importante vittoria?

Quello che ho pensato è stato “Finalmente adesso tutti sapranno quanto valgo”. Questa vittoria la dedico a tutte le persone che hanno creduto in me e che mi sono state accanto lungo questo percorso. La dedico a Marco, al mio preparatore Davide e al mio maestro Salvo, con cui sono cresciuta. A mio fratello gemello, alla mia famiglia e ai miei amici. Sono fortunata perché ho tante persone che mi vogliono bene accanto e ognuna di loro merita questa dedica.”

Alle donne che vogliono intraprendere questo sport come forma di difesa personale cosa consiglia?  

“Consiglio di praticarlo non solo come forma di difesa personale ma anche per ritrovare la propria forza interiore, sia fisica che mentale, e sentirsi più consapevoli del proprio corpo”.

Quanto oggi sono importanti i Social Network sulla divulgazione delle discipline marziali?

Purtroppo la kickboxing viene considerato uno sport “minore” e viene declassato rispetto ad altri sport come il calcio, il tennis ecc. Ha poca visibilità e proprio per questo la divulgazione tramite social è fondamentale affinché possa essere conosciuto e riconosciuto maggiormente”.

Dopo questa importantissima vittoria obiettivi futuri?

Una spunta mancante nella lista degli obiettivi sarebbe il podio Europeo. Nel 2026 si svolgeranno i campionati Europei in Macedonia e, a caldo, mi sento di dire che questo potrebbe essere il mio prossimo obiettivo. Per il momento sono fresca di oro mondiale, quindi mi godo la vittoria e tra qualche settimana avrò la lucidità per pensare al futuro”.

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