Non c’è alcun dubbio, Pippetto aveva già lasciato un bellissimo ricordo a Messina nella sua esperienza da calciatore. Dopo una discreta carriera da tecnico nei campionati dilettantistici, con un’esperienza importante con il Licata terminata in maniera burrascosa a causa dei problemi societari del tempo, l’ex centrocampista ha scelto il momento giusto per tornare in giallorosso. Una penalizzazione imponente, una situazione societaria a dir poco tremenda…nulla di tutto ciò ha impedito il suo ritorno, stavolta in vesti diverse. Troppo ghiotta l’idea di sedersi sulla panchina del “Franco Scoglio” da protagonista. È bastata una sola chiamata, partita dal telefono di Giuseppe Munaò nei caldi giorni estivi in cui il D.O. di questa prima parte di stagione ha posto le basi per la “scalata” della biancoscudata.
Identità forte e senso di appartenenza, è questo quello che ha trasmesso ai propri calciatori Romano, come dichiarato anche da lui in sala stampa al termine della gara vinta con il Castrumfavara, con cui i peloritani hanno annullato definitivamente il -14, portandosi a 2 punti in classifica.
Qui le parole del tecnico:
“Questa squadra non muore mai. Era importante anche per dare un segnale alla nuova proprietà. Abbiamo un gruppo che ha il senso di appartenenza, che forse gli ho trasmesso io, ci credono sempre fino alla fine. Credo che senza la penalizzazione la classifica avrebbe segnato 16 punti e secondi in classifica, abbiamo scelto gli uomini giusti che hanno creduto in un momento di difficoltà nella speranza che qualcosa potesse cambiare. Tourè è un giocatore di fascia, siamo passati al 3-4-3 a gara in corso perché pensavamo di poterla vincere e lo abbiamo fatto. Grande dedizione e volontà, frutto del nostro lavoro. A una squadra del genere non gli si può dire nulla, mettono il cuore nel campo. Ci godiamo questa vittoria fantastica, era importante azzerare la penalità. Da martedì penseremo alla gara contro la Nissa, una squadra costruita per vincere il campionato”.
Foto Instagram Acr Messina
