Con l’arrivo della nuova proprietà un’ampia fetta della tifoseria giallorossa si aspettava uno sforzo economico sul mercato. La squadra biancoscudata al momento ha raccolto 17 punti sul campo, ma a causa della pesante penalizzazione la classifica segna 3 punti e ultimo posto nella griglia. La salvezza è l’obiettivo dichiarato di questa stagione, lo era all’inizio e lo è tutt’ora, anche se dopo qualche vittoria pesante come quella del derby dello stretto qualche sognatore aveva pensato in grande.
La salvezza diretta oggi sembra più complessa di quello che appare, e raggiungere una posizione che consentirebbe di disputare i play-out potrebbe essere un punto di partenza, che non sminuirebbe l’enorme lavoro fatto dalla squadra di Romano fino ad ora.
Nelle ultime partite si è notata un po’ di stanchezza tra gli elementi presenti in rosa. Non poteva essere altrimenti, considerata l’assenza totale di preparazione pre campionato e un mercato estivo fatto nel giro di qualche giorno.
Il reparto offensivo è quello più carente. L’addio di Reis Daquinto, passato al Savoia dopo la discreta prestazione al “Franco Scoglio” contro l’Athletic Palermo, ha ulteriormente aggravato la situazione. Tanti i minuti sulle spalle per Roseti e Tourè, costretti al massimo impiego, quest’ultimo anche in una posizione non congeniale alle sue qualità.
Qual’è il problema, cosa impedisce al Racing City Group di intervenire in maniera celere per rimpolpare l’organico?
Le motivazioni sono molteplici. Quelle più comprensibili ai più riguardano la difficoltà di trovare elementi pronti tra gli svincolati. Calciatori che sono fermi da più di sei mesi non farebbero al caso di mister Romano, che desidererebbe elementi già pronti all’impiego e con minuti nelle gambe. Il mercato di Serie D è chiuso fino al 1 dicembre e convincere le altre squadre a svincolare un proprio calciatore risulta assai complicato, soprattutto se si tratta di elementi validi. Oltre ciò va considerato anche che la posizione di classifica non aiuta una potenziale volontà di un tesserato di un’altra società a rescindere per vestire la casacca dei peloritani.
L’altra motivazione è quella più difficile da digerire e riguarda gli aspetti burocratici. La nuova società ancora non ha ottenuto l’affiliazione alla lega pro, e da questo è scaturito il prolungamento dell’esercizio provvisorio al 10 dicembre, un mese in più rispetto a quanto previsto precedentemente. Qualsiasi operazione di mercato deve passare dal vaglio del Curatore fallimentare e del giudice delegato, con procedure che sono notevolmente più rallentate rispetto a quelle che avverrebbero con una proprietà con “pieni poteri”.
Cosa accadrà adesso? Difficile a dirlo con certezza. Si può prevedere che eventuali acquisti di fascia più alta potrebbero tardare fino alla chiusura dell’esercizio provvisorio, quando il Racing City Group avrà a tutti gli effetti titolo a operare in piena libertà. Si attende invece il definitivo ok per gli ultimi arrivi, già convocati per la gara contro la Vibonese ma fuori dalla lista dei giocatori in campo.

