Carlo Sassi, è morto il «papà» della moviola: il giornalista aveva 95 anni
È morto Carlo Sassi, volto storico del giornalismo sportivo italiano e «inventore» della moviola. Nato a Milano nel 1929, avrebbe compiuto 96 anni il primo ottobre.
Dopo aver tentato la carriera di calciatore professionista — fallì un provino nella sua amata Inter —, nel 1960 approdò alla Rai e alla Domenica Sportiva dove, sette anni dopo (più precisamente il 22 ottobre 1967), sotto la guida di Enzo Tortora, lanciò la moviola che sezionava gli episodi controversi del calcio attraverso le immagini tv. Il primo fu il celebre gol fantasma di Rivera in un derby tra Inter e Milan.
Quella notte d’ottobre 1967: gol o non gol?
Campionato 1967/68, l’Inter batte il Milan con un gol di Benitez. Ma l’episodio clou — quantomeno per la storia del giornalismo in tv — accade al 78′ quando Golin dalla sinistra serve Gianni Rivera che calcia colpendo la parte bassa della traversa. Il pallone rimbalza: dentro o fuori la linea di porta? L’arbitro Alessandro D’Agostini assegna il gol del pareggio con cui finirà la partita.
Lo sbuffo del gesso sulla linea
Nella sede della Rai di Corso Sempione due giovani e bravi giornalisti — con Sassi c’era è Heron Vitaletti — poche ore dopo si stanno occupando del montaggio e discutono dell’episodio mandando avanti e indietro le immagini. E vedendo e rivedendo il filmato della (presunta) rete, ecco la scintilla: Carlo Sassi si accorge di un dettaglio che non è tale. Il rimbalzo del pallone provoca una piccola esplosione di polvere bianca: è il gesso della linea di porta. Se la palla l’ha toccata, non è entrato del tutto. Non era gol, l’Inter aveva ragione e D’Agostini si era invece sbagliato.
Il «Rallenty» viene trasmesso in tv
Quella discussione diventa un evento. E con l’argomentazione dello sbuffo del gessetto quella sera quel rallenty viene trasmesso in tutte le case degli italiani durante la Domenica Sportiva. Nasce il mito del gol fantasma, nasce la Moviola.
«Non l’ho inventata io, ma Rivera…»
Quando gli chiedevano conto della sua «creatura», Sassi sorrideva e con non poca ironia rispondeva: «La nascita della Moviola non è responsabilità mia, ma di Rivera. Con quel gol…». Poi, 50 anni più tardi, è arrivata la sospirata «moviola in campo» — la Var — che aiuta o dovrebbe aiutare gli arbitri a decidere e a ridurre le proteste in tempo reale.
La carriera dopo la Ds
Dopo la Ds, dal 1991 Sassi condusse insieme a Sandro Ciotti «Quasi Gol» e dal 1993 affiancò Fabio Fazio in «Quelli che il calcio». Appassionato di calcio in genere, Sassi era tifoso anche della Cremonese grazie alla sua amicizia con l’allora presidente grigiorosso Domenico Luzzara (La Provincia di Cremona oggi ricorda un aneddoto: «Ti sei ritrovato presidente perché hai fatto l’impianto elettrico dello stadio gratis», diceva Sassi ridendo. Una battuta che nascondeva però una verità: Luzzara aveva davvero ricevuto la squadra quasi come un “compenso”).
Il ricordo della Rai: «Segno indelebile nel giornalismo sportivo»
Domenica mattina, in una nota, la Rai ha espresso il suo profondo cordoglio per la scomparsa di Sassi: «Pioniere dell’uso della moviola, introdotta nel 1967 — si legge — ha cambiato il modo di raccontare il calcio e lo sport in televisione. Con rigore e passione ha accompagnato per decenni i telespettatori, lasciando un segno indelebile nella storia del giornalismo sportivo italiano».