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Messina. Damian : “Sono qui per riprovare a vincere. Progetto credibile”

Dopo il rocambolesco pareggio di Pagani, il Messina è tornato a lavoro per l’attesissimo appuntamento nel derby siciliano contro il Palermo. Durante la conferenza stampa di stamattina il centrocampista biancoscudato Filippo Damian ha sostenuto di avere idee chiare e voglia di dimostrare in campo tutto il suo valore e quello del progetto ACR. Rammaricato per la vittoria sfumata contro la Paganese, quanto speranzoso per i segnali positivi mostrati dalla formazione all’esordio: “Si tratta di due punti persi, ci trovavamo avanti per 4-1 e abbiamo subito questa rimonta negli ultimi 20′. Pensando da dove siamo partiti, essendo stato l’esordio, ci sono state però diverse cose buone. Col mister e i ragazzi proveremo ad analizzare gli errori e a migliorare di settimana in settimana”.

Di certo, i segnali positivi sono direttamente proporzionali ai deficit visti nelle prime due gare ufficiali. Ad una fase offensiva esplosiva con 7 realizzazioni, risponde una fase difensiva altamente incerta e con sette reti incassate in appena 180 minuti: “Parlerei di una questione di equilibrio. Nell’ultima gara hanno influito dei cambi forzati, eravamo un po’ corti ed abbiamo fatto fatica. Ci siamo abbassati molto, anche sulle palle inattive, nel secondo tempo difendevamo dentro l’area piccola e questo è un errore. Serve invece lo stesso atteggiamento per 90′. Non abbiamo smesso di giocare, ma perso delle certezze e dei riferimenti, con tutte le incognite che presentava la prima di campionato”.

Il centrocampista classe ’96, è consapevole che il Messina è ancora un cantiere, dove ci sarà tanto su cui lavorare ma con freschezza e qualità all’interno della rosa : “Qui ci sono tanti giovani, c’è bisogno di tempo per crescere e pian piano potremo migliorare sempre di più, questa squadra ha potenzialità importanti. Io vengo da un realtà diversa, qui siamo ancora da lavori in corso, non abbiamo una casa ben definita dove poterci allenare e non abbiamo il nostro stadio. Sono venuto qui con la fame e la voglia di rimettermi in gioco per fare un altro anno importante, spero di togliermi soddisfazioni importanti insieme alla squadra”.

In una settimana, dove a tenere banco è stato il caso “Franco Scoglio” con l’ufficiale notizia della disputa del derby in campo neutro a Vibo Valentia, sabato il Messina sarà pronto per affrontare i cugini palermitani, in una sfida affascinante ed enigmatica, in cui la squadra dello stretto giunge in condizioni ancora di rodaggio, anche se questo non sembra sfiduciare Damian e compagni:  “Con più lavoro alle spalle sarebbe stato meglio, è una partita affascinante, a me piace da morire giocare queste gare. Dobbiamo tirare fuori qualcosa di più, sarebbe stato bello giocarla nel nostro stadio con tante persone. Sappiamo l’importanza del derby e pian piano entreremmo nel clima. Il Palermo ha iniziato lo scorso anno un certo percorso, adesso è più matura come squadra, con un gruppo consolidato più qualche nuovo innesto . Dovremmo rimboccarci le maniche per ribattere colpo su colpo contro un avversario forte”.

E chissà che magari, non sia un altro calcio piazzato, meraviglioso come quello di Castellammare, a permettere a Damian di timbrare col suo marchio la contesa siciliana : Durante la settimana mi metto spesso a calciare le punizioni e spero di continuare così” e poi spiega il perchè di quella strana esultanza a polsi incrociati: “E’ un’esultanza che facevo con il mio amico Depaoli, che ora gioca alla Sampdoria. Gli ho promesso che fino a quando lui non farà il primo gol in Serie A non la svelerò”.

Sul suo arrivo in riva allo stretto, e sulla sua mancata presenza nella categoria cadetta, risponde così: “Ci sono andato vicino tante volte alla B, quest’anno non mi hanno dato l’opportunità di farla a Terni dopo la promozione, ma sono venuto qui per cercare di salire di categoria. Il mister e il direttore sportivo mi hanno cercato con insistenza – aggiunge il centrocampista – presentandomi un progetto che mi piaceva tanto, insieme al blasone della piazza. Non ci ho pensato molto a venire qui. Per vincere un campionato ci vogliono fame e qualità, ma soprattutto bisogna remare tutti nella stessa direzione. A Terni, dopo un primo anno con varie perplessità, l’anno scorso si è creato un gruppo unico. Quest’anno non sarà semplice vincere il campionato, ma possiamo diventare una squadra fastidiosa e imprevedibile, pur essendoci tante formazioni con budget superiore al nostro”.

A proposito di Terni, sono due i personaggi che hanno un passato collegato tra la città umbra e Messina, Cristiano Lucarelli e Ricky Zampagna,  due personaggi molto vicini al centrocampista ex Ternana. Mi hanno parlato di una grande piazza e agevolato la mia scelta.

 

 

 

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