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BASKET – Giuseppe Trimarchi (2010). Dal cuore Fortitudo al volo nel basket del nord

🎙️ Intervista a Giuseppe Trimarchi classe 2010.

Dal cuore della Fortitudo a una nuova avventura con HB Happy Basket Bologna

Giuseppe, lasciare Messina e la Fortitudo, la società che ti ha visto crescere, non è una scelta semplice. Quali emozioni provi in questo momento?

Sicuramente quella che ho fatto è una scelta difficile, ed ovviamente mi mancheranno moltissimo sia la mia famiglia che i miei amici. Però credo che nella vita, per inseguire i propri sogni, a volte sia necessario fare dei sacrifici e penso che per me sia arrivato il momento di farli”.

HB Happy Basket Bologna rappresenta una nuova sfida e un grande passo in avanti per la tua crescita sportiva: cosa ti aspetti da questa esperienza?

Da questa stagione a Bologna mi aspetto grandi miglioramenti sia come giocatore che come uomo. Voglio ottenere soddisfazioni importanti, sia individuali che di squadra, continuando sempre a dare il massimo”.

 

Guardando indietro al tuo percorso in Fortitudo, c’è un momento o un ricordo che porterai sempre con te in questa nuova avventura?

Sono tantissimi i ricordi che resteranno indelebili nella mia memoria. Se ne dovessi scegliere uno, sarebbe sicuramente la vittoria del titolo regionale: un traguardo raggiunto dopo un percorso fantastico e pieno di avversità superate. Come direbbe coach Cavalieri, lo abbiamo fatto da branco”.

Sei ancora giovanissimo, ma hai già mostrato grande determinazione e talento: quali sono i tuoi sogni e obiettivi nel basket per i prossimi anni?

“Il basket è lo sport che amo. Il mio sogno è arrivare ai massimi livelli, senza mai dimenticare i miei valori e ciò che sono”.

Un messaggio che vuoi lasciare ai tuoi compagni e agli allenatori della Fortitudo che ti hanno accompagnato.

“Ringrazio di cuore la società Fortitudo, che per me è stata come una seconda famiglia: siete stati fantastici e non vi scorderò mai.

Ai miei compagni auguro di raggiungere tutti i loro obiettivi e di avere grandi soddisfazioni.

Tengo inoltre a ringraziare tutti i coach che mi hanno guidato fino ad oggi: coach Deodati, coach Mangio e, ultimo ma non per importanza, coach Claudio Cavalieri, al quale sono immensamente legato e che ringrazio per tutto quello che ha fatto e continuerà a fare per noi ed a tutta la dirigenza e la famiglia Fortitudo perché come dice il coach la Fortitudo non è una società ma uno stile di vita”.

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