“Don’t touch Me”, progetto totalmente al femminile riguardo la difesa personale, svoltosi presso la “Global Fitness” e diretto dagli istruttori Francesca Lucia e Giovanni Zumbo va in archivio, riaprendo le porte a settembre. Il progetto, iniziato a marzo e che si è svolto ogni due gironi a settimana, si è basato su tecniche della difesa in piedi ed allo striking oltre che alla lotta a terra.
“La finalità del corso, così come spiegato dall’istruttrice Francesca Lucia, è quella di abituare le donne al contatto fisico ma anche e soprattutto alla gestione della distanza come strumento principale di prevenzione. Per distanza intendo sia la protezione del proprio spazio prossemico sia, quando serve, il contatto pieno col tuo aggressore. Si allena inoltre l’attenzione rispetto allo spazio circostante, la reattività e l’abitudine ad agire sotto stress. Alla fine del lavoro svolto in questi mesi, al di là delle piccole tecniche imparate, tutte hanno acquisito un po’ di consapevolezza in più, una maggiore sicurezza e sicuramente velocità di reazione.
È stato bello vedere – sottolinea – come ogni donna abbia ritagliato quello spazio di un’ora di allenamento tutto per se stessa, lasciando fuori lo stress della giornata abbandonandosi anche a qualche sana risata e momenti di allegra condivisione. Da donna consiglio un corso del genere a tutte. Trovo che da un punto di vista fisico sia molto completo ed adatto a tutte le età. Da un punto di vista pratico e riferito alla difesa personale certamente ti dà degli strumenti semplici che però in caso di aggressione possono fare la differenza e che trovo siano determinanti nella fase della prevenzione”.
In alcune occasioni Francesca Lucia si è avvalsa dell’intervento di alcuni compagni del team sia uomini che donne, per poter sperimentare la lotta anche con persone non conosciute e con fisicità diverse. Questo ha permesso di comprendere come adattare alcune tecniche e movimenti.