Un confronto aperto e necessario quello che si è svolto nella sede della Sezione AIA di Messina, luogo in cui arbitri, istituzioni e forze dell’ordine si sono riuniti per discutere di tutele, prevenzione e responsabilità. All’incontro hanno partecipato il responsabile della Commissione Monitoraggio e Prevenzione Atti di Violenza dell’AIA, A.B. Stefano Archinà, il procuratore generale della Corte d’Appello, A.B. Carlo Caponcello e il responsabile del Pool Operativo per le Manifestazioni Sportive istituito presso la Questura di Messina, Isp. Tindaro De Salvo. A moderare l’incontro il presidente della Sezione AIA di Messina, Santino Morabito. Ad intervenire anche il responsabile regionale della Commissione Antiviolenza, Umberto Cucè ed il componente Filippo Restuccia.
L’obiettivo era duplice: da una parte far comprendere come è strutturato l’Osservatorio Antiviolenza e quali sono gli strumenti concreti che l’AIA mette a disposizione per prevenire episodi di violenza. Dall’altra, ricordare l’importanza della compilazione corretta e dettagliata dei referti arbitrali, un gesto tecnico che rappresenta una forma cruciale di tutela per il direttore di gara e per l’intero sistema sportivo.
Stefano Archinà ha portato dentro l’incontro uno sguardo profondamente realistico sul tema della violenza nello sport e sulla necessità di costruire una cultura nuova del rispetto. “Ritengo che l’istituzione di questa nuova Commissione possa fungere da repellente per gli episodi che si vedono ancora oggi in campo”, ha dichiarato.
“Dobbiamo creare – prosegue – le condizioni basilari per far comprendere che lo sport non può non essere portatore di idee positive, di confronto, di valori, di principi. Non possiamo abbinare lo sport ad atti di violenza, di minacce, a forme di discriminazione razziale, religiosa o di qualsiasi natura, non è questo lo sport. Dobbiamo impegnarci a sensibilizzare chi, evidentemente, ha avuto un approccio diverso e non positivo con qualsiasi attività sportiva, non soltanto quella calcistica”. Archinà ha inoltre sottolineato che “c’è stato un cambio di passo da quando sono state introdotte queste nuove Commissioni, ma ancora non tutti sono a conoscenza di queste norme. Sicuramente la difficoltà che dobbiamo superare nel brevissimo periodo è quella di informare tutti gli addetti ai lavori”.
Il presidente Morabito ha espresso la sua soddisfazione per l’esito della plenaria: “Per noi è stata una serata molto importante poiché ha rappresentato un tassello in più nella creazione di questa rete, di questa connessione sul territorio che serve a fornire e a estendere la gamma delle tutele nei confronti dei nostri arbitri, dei direttori di gara. Soprattutto, come ho detto alla fine della riunione, è un segnale importante che noi vogliamo dare alle famiglie dei nostri arbitri. Ecco, noi abbiamo fatto capire che questa rete di protezione c’è, è forte ed ha maglie molto strette. Con il tempo saranno sempre più strette”.

