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Messina. Una sconfitta con l’amaro in bocca

Una sconfitta che lascia l’amaro in bocca a un Messina che non ha demeritato, ma neanche convinto.
A Potenza sono venuti fuori i soliti limiti sulle corsie esterne difensive. Morelli non sempre è riuscito a chiudere sulla fascia di competenza, mentre Sarzi Puttini non si rende mai pericoloso in fase offensiva. Nota positiva la prestazione del giovane Fantoni. Bravo e ordinato nelle chiusure. Sulla zona nevralgica del campo, Fofana migliora gara dopo gara e insieme a Damian costituisce la colonna portante di una squadra che certamente deve migliorare ed evitare banali errori, anche di disattenzione. Bravo Catania, in attesa del pieno recupero di Milinkovic. In avanti Adorante, ripetutosi goleador ha rovinato tutto con l’espulsione. Il suo compagno di reparto Vukusic ha mostrato buona volontà e null’altro.
Il campionato intanto scivola via, non aspettando nessuno. La classifica parla di 5 punti in quattro partite. Adesso bisogna trovare l’assesto giusto per non rimanere invischiati nei bassifondi, il prossimo avversario non induce a voli pindarici. Il Bari, formazione partita per vincere il torneo, proviene da un deludente pareggio interno contro la Paganese. I biancoscudati dovranno sbagliare poco e magari cetcare di affidarsi anche a dei tiri dalla distanza che, in questo scorcio di campionato sono mancati. Per il resto, c’è poco tempo per organizzare molto altro, si gioca mercoledì. Mister Sullo dovrà essere bravo a schierate il miglior undici possibile. La squadra dovrà cercate di subire in tono minore la velocità degli avversari e magari giostrare meglio il possesso del pallone. Basterà?

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